24 maggio 2012
Vaduz e tornuz, oppure Vaduz e non
tornuz a seconda del fatto che la capitale del Liechtenstein piaccia o no.
Ok ok, è una freddura scema, anzi glaciale, ma posso
giustificarmi dicendo che non l'ho inventata io e che in qualche modo dovevo
pur incominciare il post dedicato a questa città.
Ci sono tornato dopo una decina di anni più che altro con l'intenzione di fare una passeggiata tra il verde della Svizzera in una giornata di tempo variabile.
Vaduz si trova a circa 260 chilometri da Milano e si raggiunge
attraverso un percorso quasi tutto autostradale dopo aver transitato per Como,
Lugano e il Traforo del San Bernardino.
Il passo alla fine di aprile era ancora chiuso per neve,
altrimenti sarebbe stato un buon punto panoramico caratteristico e da visitare.
Oltretutto all'ingresso del Traforo sottostante in quel momento
c'erano 3 gradi soprazero e pioveva acqua mista a neve.
Fortunatamente all'uscita del tunnel c'era solo pioggia e
guardando verso nord si intravvedeva luce.
Il Liechtenstein si trova a pochi chilometri dalla Germania e
confina anche con l'Austria, è uno piccolo stato autonomo di dimensioni
paragonabili a San Marino, ufficialmente indipendente dal 1806.
Alla capitale, una cittadina di 5000 abitanti, si arriva
percorrendo un ponte sotto cui scorre il fiume Reno che a sua volta traccia il
confine di stato con la Svizzera.
A poche centinaia di metri c'è un altro ponte, coperto, fatto in
legno e molto caratteristico, utilizzato solo per il percorso a piedi, in bici,
o a cavallo.
In un attimo si arriva nel centro cittadino dove, lasciata la macchina, si può passeggiare a piedi.
La Cattedrale di San Florin, il palazzo del Governo, il
Municipio e qualche negozio sono le prime strutture che saltano all'occhio del
turista.
Altre costruzioni che non sfuggono all'attenzione sono le
Banche.
Ce ne sono molte, alcune sono molto eleganti e sembrano dei
palazzi artistici.
Mi viene da sorridere pensando che, pur essendo stato un giorno
feriale, non ho visto persone entrare e uscire dagli istituti di credito, ma
sono sicurissimo che al loro interno la contabilità sui conti correnti in
chiaro e cifrati fosse abbondante e fluidissima. *_*
E' noto infatti che il Liechtenstein sia uno dei paradisi
fiscali mondiali.
Vabbè ad ognuno i propri assilli, tuttavia il pezzo forte della
visita a Vaduz è il castello dei regnanti.
Non è visitabile perché abitato ed è collocato a più di un
centinaio di metri su uno sperone roccioso a strapiombo sulla città.
E' raggiungibile per mezzo di una strada carrozzabile o tramite un sentiero percorribile a piedi in circa mezz'ora.
Naturalmente dopo tanta auto un po' di movimento era necessario
e così abbiamo optato per questa seconda strada.
Il percorso è molto bello e mentre ci si alza è possibile
ammirare dei bei panorami sulla città o sulla vallata attigua nella quale
scorre il Reno.
Una volta arrivati è possibile vederlo solo dall'esterno e fotografare tutto ciò che si vede.
Mentre stavo facendo alcuni scatti un'auto di grossa cilindrata
è entrata nel castello con due persone a bordo dopo che la guardia ha sollevato
la sbarra di accesso.
Chissà forse era un giardiniere, o l'arrotino, il vinaiolo di
Corte o il Principe Azzurro:-)
Non lo sapremo mai, ma credo che sopravvivremo lo stesso.
Poco dopo ci siamo incamminati per la discesa e abbiamo
raggiunto l'auto per riprendere il percorso verso Milano.
A proposito di auto: la targa internazionale è FL, per cui
un'auto con questa indicazione non viene dalla Finlandia, ma dal Principato del
Liechtenstein (Fürstentum Liechtenstein ).
Ciao, o come si dice lì: Tschüss.
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