martedì 12 agosto 2014

Temporali estivi



8 luglio 2011

Basta poco per constatare che la natura non è necessariamente quella fragile entità che a volte pensiamo che sia.
Basta un temporale estivo, come quello capitato oggi pomeriggio a Milano, perché il volto benigno, amico e protettivo della natura cali la maschera per mostrare i suoi muscoli anche se per pochi minuti.
Una pioggia torrenziale e chicchi di grandine grandi ancora più delle ciliegie dopo un' ora dalla loro caduta, hanno causato la paralisi del traffico, l'allagamento delle strade e anche danni materiali.
Stavo per uscire dal lavoro per tornare a casa con la moto, come sempre, quando ho constatato che sarebbe stato meglio fermarsi e aspettare la fine del temporale.
Terminato lo scroscio sono salito in moto e ho visto che le strade erano allagate perché i tombini delle fognature non ricevevano più acqua, un po' per la quantità che era sparsa sulla strada e un po' perché le foglie, spezzate e strappate dagli alberi, trascinate al suolo dalla grandine, li avevano ostruiti.
L'asfalto era particolarmente viscido proprio a causa delle foglie che avevano trasformato il terreno in un lunghissimo tappeto verde e per i chicchi di ghiaccio sparpagliati sopra.
Qua e là rami caduti ostruivano parzialmente il percorso e in pochi chilometri di strada ho anche visto tre alberi abbattuti, uno dei quali, dopo aver divelto una cancellata metallica, ha ostruito una  via bloccando il traffico locale.
Le sirene dei veicoli di soccorso chiedevano strada e mentre raggiungevo casa, un forte  profumo di verde appena tagliato, misto a quello della pioggia riempiva l'aria.
Fortunatamente Milano è una città di pianura e non succede che l'acqua caduta possa prendere velocità e causare ulteriori danni come le frane capitate proprio ieri sul vicino lago di Como.
Basta poco per constatare che un soffio in più della natura sia in grado di produrre un'infinità di danni anche umani e rimettere in discussione tante nostre certezze e tanta nostra sicurezza.

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