14 maggio 2010
Ascoltavo "Il più fragile" di Gianluca Grignani, istintivamente mi ha fatto immaginare un frammento di una ipotetica storia intensa e selvaggia; potrebbe essere la sceneggiatura per una clip della canzone.:)))
Tocca la mia mente con i tuoi pensieri, agitami il cuore statico, stanco, un po' logoro, la pioggia scende, siamo fuori ma non ci bagna, anzi evapora al contatto con la pelle calda, è una corsa a perdifiato, il vento ci sta sfiorando, gli occhi con l'aria che ci investe diventano più lucidi.
Il nostro passo si stabilizza e diventa sincrono e le braccia si sfiorano, il profumo della pelle sudata si spande ed io respiro più forte per respirare particelle di te, per farti mia, per avere qualcosa di tuo dentro di me.
Ci fermiamo: uno sguardo, un sorriso e un abbraccio liberatorio.
Ascoltavo "Il più fragile" di Gianluca Grignani, istintivamente mi ha fatto immaginare un frammento di una ipotetica storia intensa e selvaggia; potrebbe essere la sceneggiatura per una clip della canzone.:)))
Tocca la mia mente con i tuoi pensieri, agitami il cuore statico, stanco, un po' logoro, la pioggia scende, siamo fuori ma non ci bagna, anzi evapora al contatto con la pelle calda, è una corsa a perdifiato, il vento ci sta sfiorando, gli occhi con l'aria che ci investe diventano più lucidi.
Il nostro passo si stabilizza e diventa sincrono e le braccia si sfiorano, il profumo della pelle sudata si spande ed io respiro più forte per respirare particelle di te, per farti mia, per avere qualcosa di tuo dentro di me.
Ci fermiamo: uno sguardo, un sorriso e un abbraccio liberatorio.
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