giovedì 7 agosto 2014

LOST

8 giugno 2010

Domenica scorsa in TV ho visto l'ultima puntata di LOST.
Poiché mi piacciono la fantascienza e i gialli, ma anche le cose che mi fanno riflettere ho trovato questa serie televisiva molto affascinante da subito, anche se non sempre di facile comprensione.
Credo che la Fiction televisiva per gli appassionati sia già diventata un CULT, un po' come lo fu la serie di "X FILES" qualche anno fa.
A dimostrazione di ciò è sufficientemente dire che l'ultimo episodio mandato in onda negli USA la notte tra il 23 ed il 24 maggio è stato trasmesso in contemporanea in altri 57 nazioni, come se si fosse trattato di un evento epocale.
Del resto il tema principale di LOST vede l'intreccio di trame che si snodano in tempi ed in luoghi diversi dove però esiste un'interazione tra passato,  presente e futuro, tra vita e morte, tra causa ed effetto.
Il fulcro di tutto ciò è l'Isola, un'entità dinamica e misteriosa, sospesa  tra la vita e la morte, o meglio tra l'Esistenza ed il Nulla.
I risvolti filosofici sono profondi e credo che il fascino della serie derivi proprio dal cercare di carpire qualche "segreto", qualche chiave di lettura per dare soddisfazione alla nostra mente che da sempre cerca avidamente di comprendere che cosa ci sia oltre la vita terrena.
Il finale, o almeno secondo i beni informati uno dei finali, è all'altezza della situazione e la conclusione mette in comunicazione la fine della vita terrena con l'inizio di una Vita Celeste partendo da un Luogo Sacro nel quale coesistono in armonia tutti i simboli religiosi presenti sulla Terra, dove le persone che hanno interagito a fin di bene in vita si ritrovano fisicamente, ma in uno spazio dove il tempo non esiste.
Veramente piacevole ed intrigante per la mente.

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