martedì 12 agosto 2014

Da Beverly Hills a Santa Monica





21 dicembre 2011

# 06

L'idea era stata quella di usare l'auto da Hollywood e raggiungere l'oceano.

L'esperienza di Beverly Hills aveva già caricato di entusiasmo questo breve itinerario quando riprendemmo la macchina.

Pochissime miglia ed eccoci a Bel Air.


Passiamo il varco in auto ed entriamo: qui le strade sono più strette, un po' perché siamo proprio sulle colline e un po' perché ti costringono a moderare la velocità.

Incrociamo uno di quei pullman che trasportano i turisti per mostrare loro dove abita tizio o caio, a bordo la gente fotografa, ma si vede ben poco.


Siepi, giardini immensi e alberi fitti proteggono i VIPs dagli sguardi curiosi, vediamo in giro della vigilanza, è discreta ma presente.

Percorriamo qualche strada guardandoci attorno e poi ci perdiamo.

Visto che nel frattempo nessuno ci ha invitati a bere un caffè :-) facciamo dietro front , raggiungiamo il Santa Monica Boulevard e lo imbocchiamo verso il mare.

I panorami sono piacevoli e in meno di mezz'ora siamo a Santa Monica.

E' ancora tutto un altro mondo.

In basso e in lontananza vediamo prima l'Oceano Pacifico e poi il molo, ci avviciniamo il più possibile e parcheggiamo.



Attraversiamo la strada e un chiosco Visitor Center mette in bella mostra il logo della mitica Route 66, ricordando che quello è proprio il punto di arrivo della leggendaria strada lunga più di 3500 chilometri che collega Chicago con Santa Monica.

Il tracciato originale risale al 1926 e negli anni '30 fu un percorso importante sia per coloro che migravano a ovest sia perché, attraversando 8 stati, permise di sviluppare l'economia tramite lo scambio di merci e di comunicazioni.

Per questa ragione venne battezzata la Main Street d'America.

Attualmente il suo percorso è stato dismesso, ma esiste il suo tracciato storico che in alcuni tratti coincide con strade denominate diversamente e che, nella sua parte terminale, transita proprio lungo il Santa Monica Boulevard fino al West-End Point. 

Percorrerla integralmente in moto è uno dei miei sogni nel cassetto, ma va bene anche così, sapere di avere raggiunto una sua estremità mi soddisfa.


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