21
dicembre 2011
# 06
L'idea
era stata quella di usare l'auto da Hollywood e raggiungere l'oceano.
L'esperienza
di Beverly Hills aveva già caricato di entusiasmo questo breve itinerario
quando riprendemmo la macchina.
Pochissime
miglia ed eccoci a Bel Air.
Passiamo il varco in auto ed entriamo: qui le strade sono più strette, un po' perché siamo proprio sulle colline e un po' perché ti costringono a moderare la velocità.
Incrociamo
uno di quei pullman che trasportano i turisti per mostrare loro dove abita
tizio o caio, a bordo la gente fotografa, ma si vede ben poco.
Siepi, giardini immensi e alberi fitti proteggono i VIPs dagli sguardi curiosi, vediamo in giro della vigilanza, è discreta ma presente.
Percorriamo
qualche strada guardandoci attorno e poi ci perdiamo.
Visto
che nel frattempo nessuno ci ha invitati a bere un caffè :-) facciamo
dietro front , raggiungiamo il Santa Monica Boulevard e lo imbocchiamo verso il
mare.
I panorami
sono piacevoli e in meno di mezz'ora siamo a Santa Monica.
E'
ancora tutto un altro mondo.
In
basso e in lontananza vediamo prima l'Oceano Pacifico e poi il molo, ci
avviciniamo il più possibile e parcheggiamo.
Attraversiamo la strada e un chiosco Visitor Center mette in bella mostra il logo della mitica Route 66, ricordando che quello è proprio il punto di arrivo della leggendaria strada lunga più di 3500 chilometri che collega Chicago con Santa Monica.
Il
tracciato originale risale al 1926 e negli anni '30 fu un percorso importante
sia per coloro che migravano a ovest sia perché, attraversando 8 stati, permise
di sviluppare l'economia tramite lo scambio di merci e di comunicazioni.
Per
questa ragione venne battezzata la Main Street d'America.
Attualmente
il suo percorso è stato dismesso, ma esiste il suo tracciato storico che in
alcuni tratti coincide con strade denominate diversamente e che, nella sua
parte terminale, transita proprio lungo il Santa Monica Boulevard fino al
West-End Point.
Percorrerla
integralmente in moto è uno dei miei sogni nel cassetto, ma va bene anche così,
sapere di avere raggiunto una sua estremità mi soddisfa.
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