Immagino che quel poco di notorietà che il fiume Olona può
vantare deriva dal fatto che insieme al fiume Lambro siano stati negli anni
passati in cima ai corsi d'acqua più inquinati d'Italia.
Oggi la situazione è molto migliorata nonostante gli
ultimi fatti di cronaca riguardanti il Lambro, ma non completamente risolta.
Molti di meno però sanno che l'Olona nasce nel Parco del
Campo dei Fiori vicino a Varese e che nel comune di Induno Olona un suo ramo
forma le Cascate del Pissabò note anche come le Cascate di Valganna.
Il termine cascate in realtà è un po' altisonante data la portata piuttosto esigua, ma l'acqua che cade da otto metri regala comunque un bell'effetto visivo.
Il salto è ancora più caratteristico perché sgorga a
ventaglio da alcune rocce spioventi circondate da vegetazione varia e muschio;
le si può vedere tutto l'anno, anche d'estate quando la vegetazione è più
sofferente per la mancanza d'acqua.
In inverno invece, nonostante la località sia solo a 400
metri d'altezza, la temperatura spesso resta per molti giorni sotto lo zero
formando delle spettacolari cascate di ghiaccio.
Un'altra caratteristica è che le acque, prima di compiere
il salto, raccolgono molto carbonato di calcio che in parte sedimenta proprio
sulle rocce attorno alle cascate sottoforma di Travertino.
Attorno alle cascate esistono anche grotte di origine
carsica che però non sono visitabili perché chiuse per motivi di sicurezza.
Oggi mi trovavo a Varese e di passaggio proprio da quelle
parti così ho scattato qualche foto per documentare le cascate ancora in livrea
invernale con i ghiaccioli nonostante marzo stia avanzando.
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