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23 agosto 2012
#04 di 16
Il viaggio verso Garmisch continuò percorrendo prima l'alta e poi la bassa Engadina.
Man mano si scendeva i boschi diventavano sempre più fitti e profumati.
La valle si stringeva e la strada diventava più tortuosa finche si entrò in Austria nel Tirolo.
Il fondovalle mostrava un fiume Inn ben più consistente di quello che avevamo visto alle sorgenti sul Passo del Maloja, poi scavalcammo un altro passo di montagna (Fernpass) e finalmente entrammo in Germania, in Baviera.
Pochi chilometri dopo il confine, il cartello Garmisch-Partenkirchen ci garantì che eravamo arrivati.
Come si può intuire dal nome, Garmisch-Partenkirchen è l'unione di due località vicine fra loro.
Forse, per cercare di fugare vecchi ricordi, è meno noto che fu Hitler a volere la loro unificazione nel 1935 per poter ospitare le Olimpiadi invernali del 1936.
Garmisch è tuttora la località sciistica più famosa della Germania, ha ospitato i Mondiali di Sci Alpino del 1978 e del 2011 e a Partenkirchen sorge il trampolino.
Garmisch (ora uso questo nome per abbreviare) è un centro turistico visitato tutto l'anno, anche in autunno quando i boschi verdi attorno alla località cambiano i colori delle foglie rendendo suggestivi i torrenti, le piste ciclabili e i sentieri da percorrere a piedi.
Una caratteristica è anche quella di essere collocato in un luogo da dove, con l'automobile, è abbastanza facile raggiungere alcuni dintorni rinomati.
Quando entri nella cittadina trovi proprio quello che immagini si possa trovare in Baviera: case in cemento, legno e mattoni, tutte ordinate, ben tenute, curate quasi maniacalmente con i balconi sempre pieni di fiori, tipicamente gerani e spesso con i muri esterni affrescati con dipinti che richiamano l'ambiente montano circostante.
Le strade sono sempre pulite e mi viene da sorridere se penso che persino l'erba che cresce nei prati, oltre ad essere ben curata, sembra quasi che nasca precisa e allineata :)
Credo che le immagini dicano molto più delle parole.
Da un punto di vista turistico non è un luogo ricco di elementi singoli caratteristici, invece è gradevole l'armonia generale del posto.
Comunque nel centro storico una farmacia, situata vicino alla nuova Chiesa di St. Martin, mette in risalto l'architettura della costruzione che la ospita.
Lì vicino c'è anche un parco dedicato a Michael Ende, famoso per avere scritto i romanzi Momo e La Storia Infinita.
Da quest'ultimo venne anche prodotto un film con lo stesso titolo che Ende criticò perché stravolgeva il contenuto del suo scritto.
Penso che molti di noi abbiano visto questo film di fantasia del 1984 dove il protagonista, Atreyu, con l'aiuto di Bastian e altri personaggi, riesce a salvare dal Nulla il mondo di Fantàsia, assegnando un nuovo nome all'Imperatrice.
E' famoso anche il tema musicale del film, scritto da un musicista tedesco e dall'italiano Giorgio Moroder.
Questa cittadina così concreta, funzionale e apparentemente piena solo di razionalità, in realtà sa esprimere l'arte in molti modi ed è conosciuta anche per la nascita di Michael Ende, che era figlio di un pittore e lui stesso, come si è visto, era un artista della fantasia.
Al di là degli stereotipi che fanno pensare alla Germania solo come la "Locomotiva d'Europa" o in chiave industriale ed economica, qui in Baviera l'arte e la fantasia sono tutt'altro che sconosciute, anzi hanno avuto un fautore letteralmente regale, Ludovico II°.
Continua.
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