martedì 12 agosto 2014

Uno scorcio attorno a Los Angeles





5 gennaio 2012

# 07

Dopo aver scattato qualche foto al West-End Point della  Route 66 attraversiamo la Pacific Coast Highway su un ponte pedonale per raggiungere il molo (pier ) e intanto arriviamo alla spiaggia.
Attraversiamo una larga pista asfaltata dove i ciclisti, cultori di jogging o schettinatori possono percorrere il lungomare per chilometri.
E' incredibile una suggestione segue l'altra: il colpo d'occhio è attratto dalla larghissima spiaggia sulla quale si scorgono le postazioni dei bagnini.
Il pensiero corre naturalmente  alla prima serie dei famosi telefilm "Baywatch", ambientata proprio sulla spiaggia di Santa Monica dove, di volta in volta, Pamela Anderson viveva le sue avventure.
In un angolo sull'arenile vedo un gigantesco rullo schiaccia-sabbia: è in cemento, largo qualche metro e alto almeno un paio.


Immagino che, al traino di un trattore, possa servire per spianare la sabbia, sarà pesante un'esagerazione.
Su un cartello a fianco c'è scritto "Walk on L.A", poi mi avvicino perché sulla sua superficie vedo delle irregolarità, comprendo e mi viene da ridere.
Gli incavi che vedo sulla sua superficie non sono altro che la riproduzione di un ipotetico paesaggio costituito da case, strade, auto e grattacieli; in pratica quando il rullo viene trainato sull'arenile lascia dietro di sé tante piccole costruzioni di sabbia, come se fosse un gigantesco stampo o una serie infinita di formine che con le loro sculture abbelliscono la spiaggia.
Una grande ma divertente americanata!
Intanto molte persone sono in spiaggia al sole, ma pochi nuotano nell'acqua, non tanto per le onde, ma perché l'acqua non è poi così calda nonostante il sole bruciante.
Il Pier invece è stracolmo di visitatori richiamati anche dalle giostre e dai negozietti presenti.


Trascorriamo un po' di tempo guardandoci bene in giro e vivendo con entusiasmo questa escursione.
Una rifocillata veloce e poi di nuovo in macchina.
La giornata è dedicata ai dintorni di Los Angeles così puntiamo in direzione nord lungo la costa pacifica.
Mi torna alla mente la precedente esperienza a San Francisco e dintorni.
Siamo circa a 700 chilometri più a sud, ma la bellezza del paesaggio è simile.
Constato che qui c'è molta più gente, le montagne sul mare sono meno aspre e la natura in generale mi sembra meno selvaggia.
Il viaggio a velocità turistica procede spedito, poi ad un certo punto incontriamo Malibù.
Vediamo delle case costruite attorno all'arenile.
Scendiamo, facciamo una passeggiata per raggiungere una delle spiagge più conosciute però, in tutta franchezza, non trovo il luogo all'altezza delle aspettative, lo scenario è bello, ma senza esagerare.
Probabilmente le cose cambierebbero se salissimo sui colli attorno, alla ricerca delle case di vacanza delle celebrità, ma non è lo scopo del nostro viaggio.
Intanto ammiriamo alcuni surfisti che cavalcano le onde e poi proseguiamo.
Raggiungiamo la vicina Santa Barbara.
 

Parcheggiamo l'auto per l'ennesima volta e ci incamminiamo verso l'immancabile molo.
Chissà quante cose ci sarebbero da vedere anche qui.
Camminiamo lungo un bellissimo viale ricco di fiori, poi giungiamo ad una bella piazza con una fontana ed una scultura dedicata ai delfini, percorriamo il pier e qui l'occhio vede quello che una macchina fotografica fatica a cogliere: una panoramica della cittadina molto ampia, un lungo viale costiero ornato di palme e le montagne come cornice esterna.


Il tempo però non basta mai ed è meglio tornare a Hollywood prima che faccia notte, anzi pensiamo che cenare là sia una buona idea, non solo per tornare a rivedere la Walk Of Fame di sera dopo una passeggiata a piedi con l'effetto digestivo, ma anche perché abbiamo deciso che l'indomani sarà un'altra giornata intensa: andremo ad Anaheim, a Disneyland.

 


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