21 novembre
2011
Giusto per
non essere monotematico e vista la situazione politica attuale della quale in
questi giorni ne parliamo tutti, ho pensato anch'io di scrivere (a modo mio:))
su un argomento a me per niente congeniale, la politica ed uno più allettante,
la Formula 1.
Quando ho
considerato il titolo ho immaginato chi legge pensare: " Cribbio, ma che
c'azzecca " come direbbe un buon compromesso tra Berlusconi e Di Pietro
"la politica italiana attuale con la Formula 1?"
Ok, fine del
"cappello" e andiamo al sodo.
Qualche
giorno fa ascoltavo con un orecchio " Nuntereggae Più", hit del 1978
di Rino Gaetano con un testo sempre attuale e il telegiornale dall'altro,
mentre avevo appena smesso di dare un'occhiata alla classifica di Formula 1.
Eheh, che
forza il multitasking cerebrale!
Poi è
sopravvenuta la sintesi e sorridendo un po' ho paragonato le auto da corsa ai
nostri partiti.
Poco più di
una ventina di auto in corsa e almeno altrettanti partiti (alla faccia del
Bipolarismo!).
Le
somiglianze però sono già terminate perché le auto sono molto performanti e
roboanti, i partiti molto roboanti ma poco performanti.
Il Kers
(dispositivo di recupero dell'energia cinetica) e l'Ala Mobile (dispositivo per
diminuire il carico aerodinamico) sono così lontani dall'ambiente politico,
almeno quanto la mitica Enterprise di Star Trek è lontana dalla Formula 1.
Ad ogni modo
la corsa procede, il Gran Premio d'Italia è un traguardo ambìto e naturalmente
si svolge a Monza, bellissima città vicinissima a Milano, culturalmente viva e
ricca di vestigia, dotata di uno splendido ed esteso parco cittadino che
contiene il circuito di Formula 1.
Monza a tutti
gli effetti è anche Capitale della Formula 1 italiana e ultimamente, in fase
molto accesa di discussione, è sede anche di qualche distaccamento ministeriale
situato in quella splendida cornice architettonica e scenografica che è Villa
Reale.
La corsa
procede ma si sa che Monza è tra le piste più veloci al mondo e così il pilota
della vettura in testa, che sta correndo talmente tanto da lasciare gli altri
indietro ad azzuffarsi nella mischia, si distrae un po' troppo guardando le bellissime
fanciulle che popolano i lati della pista e del Paddock.
La macchina
incomincia ad avere problemi di tenuta e di struttura, finchè incominciano i
CASINI e pezzi di carbonio FINI si staccano cadendo al suolo e forando le
gomme.
Segue un
incidente di massa (non Massa, il povero Felipe, come la massa, non ha colpa ma
è quasi sempre vittima) ed entra la Safety Car con i suoi lampeggianti gialli
che indicano pericolo.
Chissà, forse
è per questo che in Italia nessun partito uso il solo colore giallo, gli
Italiani starebbero in guardia:).
Le auto
approfittano per andare ai box a sostituire i pezzi che hanno perso e si
rifanno anche il look (anche l'occhio vuole la sua parte:)), poi tornano in
pista e si accodano dietro la Safety Car, che è una macchina tecnica e non da
corsa, mentre i commissari di gara sgombrano la pista dalle macerie.
Intanto le
vetture dietro scalpitano e si spostano a destra e sinistra per tenere calde le
gomme.
Sanno che fra
pochi giri i lampeggianti si spegneranno, la gara continuerà e solo allora
potranno cercare di sorpassarsi.
Resta da
chiedersi chi vincerà.
Personalmente
ho l'impressione che gli italiani Liuzzi e Trulli, che sono sempre nel fondo
classifica, non hanno molte chance, la Rossa di Maranello, a parte il povero
Massa, è guidata da uno spagnolo, mah e poi dopo le ultime elezioni
spagnole...
I piloti
francesi li immagino meglio guidare le Limousine.
Vedo bene in
testa i tedeschi.
Il
"vecchio" Michael Schumacher ha ancora la sua da dire, anche se
Sebastian Vettel è il suo erede più logico.
Insomma
stiamo parlando di due pluricampioni del mondo, mica noccioline!
Vabbè, chi
vivrà vedrà e intanto prepariamoci.
Arrivederci,
anzi
Auf Wiedersehen
^_^
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