mercoledì 13 agosto 2014

Qui sul passo del Maloja



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27 aprile 2012

# 03 di 16

Oltre al bel panorama ci sono cose interessanti da osservare qui sul passo.


Il valico è situato sulle Alpi Retiche, in Svizzera, nel cantone dei Grigioni e fa da spartiacque tra il bacino idrico del Mediterraneo e quello del Mar Nero.

Il passo del Maloja collega la Val Bregaglia con la più nota valle Engadina.

Sul lato ovest, dal quale siamo arrivati dall'Italia, c'è la Val Bregaglia che è attraversata dal fiume Mera, un affluente dell'Adda, mentre sul lato est i rigagnoli che scendono dalle cime circostanti, costituiscono le sorgenti del fiume "Eno", in Italiano, ma più noto col nome tedesco di Inn.



Poiché è un affluente del Danubio le sue acque sfoceranno nel Mar Nero dopo avere raccolto, fra le altre, anche le acque dello Spöl che scorre a Livigno (vedi).

In questa parte della Svizzera non si parla né l'Italiano, il Tedesco o il Francese, ma il Romancio, una lingua neolatina che suona come un misto tra l'Italiano, il Tedesco ed alcuni dialetti lombardi piuttosto stretti.


Più si va ad est, maggiormente il suono tedesco diventa dominante.

Il nome della valle deriva dalla frase "Giardino del fiume Inn" che in Romancio viene tradotto in Engiadina o Engadina in italiano.

Una caratteristica del passo del Maloja è quella di essere asimmetrico, nel senso che se dalla parte della val Bregaglia i tornanti salgono ripidi fino alla cima, l'altro versante, l'Engadina, si presenta come una specie di altopiano con una discesa progressiva a bassissima pendenza lunga decine di chilometri.

Questa peculiarità è uno dei motivi che rende la valle molto rinomata.

La sua località principale Sankt Moritz è famosa in tutto il mondo come sede di villeggiatura estiva e invernale.

Il fiume Inn, proprio per il fatto che l'Engadina è una specie di falsopiano, forma dei laghi veramente molto belli e caratteristici già a ridosso del passo stesso.


In pochi chilometri si snocciolano il Lej da Segl (lago di Sils) i due laghi di Silvaplana e il lago di St. Moritz.


Un'altra caratteristica di questa valle è la temperatura.

Se d'estate è fresca, in inverno è veramente glaciale.

Non bastano i 1800 metri di altezza dell'alta Engadina a giustificare il freddo così pungente a questa latitudine, infatti bisogna pensare all'aria fredda che scende dalle pendici delle montagne circostanti dove sono presenti vari ghiacciai e che ristagna nel fondovalle formando un "frigorifero a pozzo", tipo quelli usati nei supermercati per i surgelati che non necessitano di coperchio.


Per fare un esempio tutti ricordiamo l'ondata di freddo che ha colpito l'Italia a cavallo tra gennaio e febbraio scorsi.


In quei giorni, quando a Milano le temperature minime erano sull'ordine dei -10 gradi, in Engadina le massime erano attorno ai -14 e a -27 gradi le minime, quasi come la Finlandia del nord.

Per queste ragioni, dopo la prima rottura meteorologica dell'estate nei giorni precedenti a questo viaggio, qui comparve la prima neve.


Il sole di settembre, ancora molto caldo, l'avrebbe fatta sciogliere in fretta, ma intanto la vista delle neve in anticipo durante una giornata di pieno sole con molta visibilità ci regalò l'immagine di un paesaggio fantastico.

Continua.

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