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7 maggio 2010
# 26
Durante i tre giorni di permanenza potemmo renderci conto di come il luogo fosse molto frequentato dagli artisti.
Non fu possibile soggiornare un po' di più non solo perché i nostri giorni erano contati, ma soprattutto perché nel week end successivo sarebbe iniziato il Mendocino Music Festival che con la sua presenza aveva riempito i posti letto disponibili in tutta la zona attorno alla località.
E' interessante aprire il link perché mostra anche una velocissima ma significativa carrellata del paese visto dal mare.
Durante una passeggiata sulle scogliere ricordo anche di avere visto persone attrezzate con cavalletto, tela e tavolozza di colori ritrarre i tanti scenari che L'Oceano Pacifico offriva.
Persino alcune porte del nostro alloggio contenevano arte: ne ricordo una in legno smaltato che ritraeva una porta semi-aperta che mostrava una terrazza affacciata su un paesaggio dell'oceano, davvero originale e bella.
Anche la letteratura però ha i propri fedeli tant'è che in una stanza vicino a quella dove alloggiavamo, durante la giornata incontravamo spesso un giovane uomo seduto sui gradini delle scale esterne della casa che scriveva con carta e penna.
Ogni volta che lo vedevamo aveva una pila di fogli sempre più spessa, per cui immaginammo che fosse uno scrittore.
Il giorno successivo entrammo in una libreria che vendeva anche articoli da regalo stracolma di gente, ci guardammo in giro per capire il motivo di tanta gente, poi vedemmo una donna che stava presentando il suo libro e di lì a poco seguì anche un piccolo rinfresco.
L'arte comunque ha mille volti e fra questi ricordo che vicino al nostro alloggio c'era la Chiesa Presbiteriana (quella che si vede negli sceneggiati della Signora Fletcher); tra le vetrate capitò di vedere il Coro che si esercitava e fu possibile ascoltare le musiche che cantavano.
Il silenzio di Mendocino era riempito dalle molte voci che i cantori eseguivano e che filtravano dai muri e dalle finestre della Chiesa.
Un'altra cosa che ci colpì fu la vetrina di un negozio di oggettistica, purtroppo chiuso, che esponeva piccole sculture in legno raffiguranti oggetti vari e personaggi della Banda Disney.
Negli immediati dintorni mi capitò anche di incontrare un fotografo armato di un Banco Ottico.
Poiché sono appassionato di fotografia lo avvicinai e durante il breve ma piacevole colloquio che ne seguì mi raccontò che stava fotografando con pellicole negative di grande formato; da solo, con il suo Banco e la sua auto, stava percorrendo e documentando l'intera costa pacifica americana dall'Alaska al confine con il Messico... una cosa grandiosa.
Parlando con alcune persone ci fu detto che Mendocino deve una buona parte della propria celebrità agli sceneggiati della Signora Fletcher perché, proprio come successe a noi, molti americani furono richiamati dalla bellezza e dalla suggestione dei luoghi e molti artisti trovarono lì le loro ispirazioni trasformando il paese in un punto di riflessione e studio ancora attuale.
Continua.
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