giovedì 10 luglio 2014

Vita su Marte



31 gennaio 2008

(Reloaded)


Qualche giorno fa è apparsa sui giornali la notizia della scoperta di un oggetto sulla superficie di Marte che assomiglia molto ad una figura femminile.

Non è per niente chiaro se la “STATUETTA”, come è già stata ribattezzata, sia un gioco di luci ed ombre piuttosto che un sasso di forma strana o quello che sembra.

Al di là dei miei pensieri personali, che esporrò in un’altra situazione, ho piacere che ogni tanto notizie come queste facciano il giro del mondo perché siamo abituati ad occuparci quotidianamente di “quel problema politico” piuttosto che delle gambe di quel calciatore o della velina di turno.

E’ vero che non si vive solo di scienza, ma è anche vero che grazie alle scienze ed alla tecnologia l’uomo ha raggiunto un livello di conoscenza, di civiltà e di qualità della vita che finora non era stato mai raggiunto.

Certo la strada da fare è tanta: troppe persone fanno fatica a sopravvivere in molte parti del mondo e neanche tutte ci riescono.

Sono convinto che le scienze e la ricerca debbano essere potenziate proprio per risolvere gli innumerevoli problemi che affliggono l’umanità.

Allora, visto che viviamo nella società dell’immagine, ben vengano anche le spettacolarizzazioni di un evento che di per sé è poco significativo, ma pone sotto i riflettori tutti coloro che quotidianamente lavorano direttamente o indirettamente per il benessere dell’umanità.

L’unica critica che riesco fare alle scienze ed alla tecnologia in generale è che le persone normali come me fanno una certa fatica a collegare missioni scientifiche come l’esplorazione di Marte con la nostra realtà quotidiana ed il futuro benessere e a questo scopo dovrebbero essere ingaggiati più professionisti di marketing e divulgatori scientifici in grado di “vendere” meglio l’immagine di quello che la ricerca scientifica può implicare.

Mi vengono in mente due esempi: il primo è che quando fu inventata la “camera d’aria” per gli pneumatici, i bene informati dell’epoca dissero che era impossibile far muovere un veicolo “appoggiato” sull’aria e la seconda, ancora migliore, è che quando fu scoperta l’elettricità non si sapeva a cosa potesse servire!

la statuetta di Marte

Statuetta di Marte - dettaglio

Statuetta di Marte - zoom


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