giovedì 31 luglio 2014

Controcorrente


19 dicembre 2009

Non ho ancora fatto il callo.

Ogni anno in questi giorni che precedono il Natale fiumi umani si muovono in tutte le direzioni con moto apparentemente caotico ma sicuramente denso.

Milano, già normalmente frenetica in sé, diventa un luogo dove sembra che ti manchi l'aria, stai in apnea; non in metropolitana perchè lì è quasi normale, ma dentro o fuori dai negozi, nelle code bloccate dal traffico, dal freddo e dai pochi centimetri di neve caduti, nei parcheggi stracolmi, sotto le telecamere che sorvegliano il traffico anche con troppo zelo e che ti comminano multe salatissime e decurtazioni di punti di patente a iosa.

I marciapiedi del centro sono così affollati che pur camminando a piedi resti incanalato nel flusso che lentamente ti sospinge da qualche parte, non necessariamente dove vorresti tu, perché se decidi di entrare in un negozio devi prima uscire dal flusso pedonale (anche senza la freccia) e sperare di superare il " senso unico alternato" che si verifica all'ingresso del negozio o del grande magazzino.

O sei armato di estrema santa pazienza e poco prima di uscire ti sei bevuto una camomilla concentrata quasi allo stato solido, oppure rinuncia e chiuditi in casa che almeno il fegato ti è riconoscente.

I frustini e l'armamentario da sesso sadomaso sono sciocchezze da educande rispetto ai supplizi che deve incontrare il malcapitato che fa shopping in questi giorni.

Sento già le sue imprecazioni, il rimpianto di non essersi mosso settimane prima ma coraggio, anche alle sfighe più nere prima o poi arriva la fine.

Passeranno questi giorni di acquisti pazzi e allucinanti, passerà l'orgia alimentare di Natale con l' "obbligo morale" di mangiare gli avanzi nei giorni successivi, trascorrerà la festa di Capodanno con i suoi eccessi e l'immancabile e un po' patetico "trenino" di mezzanotte, i suoi botti ed i feriti.

Giungerà la Befana che tutte le feste si porta via (se Dio vuole).

Qualcun altro avrà trascorso ulteriori code in macchina, in treno, all'aeroporto per godersi qualche giorno di improbabile tranquillità altrove, ma finalmente il 7 gennaio le cose torneranno nella loro forse grigia, ma tutto sommato piacevole routine.

Ma tra tutto questo clamore sollevato avremo trovato lo Spirito Natalizio?

Non lo avremo perso tra un pacco e l'altro, tra un ingorgo ed un eccesso culinario?

Un ultimo dubbio: oltre a me anche altri la pensano pressappoco così?

Che il vero Spirito Natalizio ci illumini e comunque Buone Feste a tutti!

                                                        Vostro Icio

Nessun commento:

Posta un commento