martedì 3 giugno 2014

Fiabe moderne


18 gennaio 2008 
(Reloaded)

C’era una volta…

…anzi c’erano una volta un ragazzo ed una ragazza che dall’interno delle proprie finestre, poste dirimpetto a decine di metri di distanza si guardavano, si studiavano e cominciavano a piacersi.

Sapevano quando durante la giornata i loro sguardi potevano incontrarsi e col tempo avevano imparato a frequentarsi.

Ora, spesso, è tutto diverso: internet ha provocato una rivoluzione anche in campo sentimentale.

Una facile registrazione in un sito e tutti possono scrivere qualsiasi cosa sul loro Diario in Rete (Blog.)

Il luogo dell’incontro all’inizio è virtuale, ma tutti possono conoscersi descrivendo se stessi in modo più o meno reale e leggendo le cose altrui.

Ok, niente di male in tutto ciò, anzi si verifica una moltiplicazione dei rapporti interpersonali anche tra uomo e donna e chi sta cercando il proprio compagno/a di vita ha molte più possibilità di affinare la ricerca in mezzo ad una miriade di amici virtuali.

Già, ma a questa moltiplicazione di conoscenze corrisponde una divisione del tempo di frequentazione della persona potenzialmente interessante.

Poniamo che il nostro Blogger ritenga di aver trovato l’anima gemella.

Inizierà probabilmente una frequentazione anche reale, ma difficilmente entrambi si ritrarranno dai contatti virtuali con altri e davanti ai primi problemi concreti che la vita inevitabilmente ci presenta (esempio la ricerca di un lavoro, della casa, o semplici differenze di vedute o malumori) nasceranno i primi tormentati dubbi: sarà veramente lui/lei la miglior scelta che potevo fare?

Allora può capitare che:“Oggi ho conosciuto pinco85 che mi sembra più divertente di caio78 e anche se sempronio80 pratica quello sport che mi fa impazzire e fisicamente è migliore, che dire poi di tizio83 che culturalmente è inarrivabile!
  
Se poi la persona è un/a perfezionista penso che tutto ciò provochi il rischio di un’impossibilità di scelta rendendo di fatto il nostro Blogger perso, impantanato e spaesato fra una miriade di amici che gli rendono di fatto improbabile una scelta definitiva.

Ho conosciuto però anche un ragazzo italiano che in questo modo ha trovato una compagna svedese e si è accasato in Italia con lei, pur essendo lei divorziata e con due figli piccoli a carico.
Ora si sono trasferiti in Svezia (anche i genitori di lui) e vivono tutti felici e contenti.

Ah già, ed i ragazzi della fiaba all’inizio?

Si sono conosciuti meglio, si sono sposati, hanno figli e, tra gli inevitabili alti e bassi che la vita quotidiana riserva, continuano la loro storia.

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