5
dicembre 2008
Pochi
giorni fa ho visto il film MAMMA MIA! con Meryl Streep, Pierce
Brosnan etc.
Mi
sono divertito un sacco, mi è piaciuto sia per la trama che per
l'interpretazione degli attori, (Meryl Streep poi è inafferrabile) ma
soprattutto per la colonna sonora ispirata alle musiche degli ABBA.
Non
mi fermerò a raccontare la trama del film, che può essere trovata ovunque e
neppure sulla storia artistica e di vita vissuta del gruppo musicale
svedese perché c'è già chi l'ha fatto molto meglio di come potrei fare
io.
Ad esempio su Wikipedia l'argomento ABBA
è trattato in maniera più che esaustiva.
Allora qual è il senso di questo diario?
Voglio
semplicemente scrivere qualche riflessione sulla Band e sugli anni '70 che ho
vissuto da quindicenne in su.
L'uomo
era appena tornato dalla Luna, la televisione trasmetteva ancora in bianco e
nero, non esistevano le TV commerciali e le radio private, non c'erano i
cellulari, non esisteva Internet e neppure si sospettava la sua prossima
invenzione.
Il
gruppo musicale si era appena costituito ed era composto da due ragazzi svedesi
e due ragazze, una svedese ed una norvegese.
I
loro nomi Agnetha (la bionda) Anni-Frid, Björn e Benny, raccolti in un
acronimo, diedero vita agli ABBA.
Il primo vero successo arrivò nel 1974 con Waterloo e per i successivi 8 anni
furoreggiarono scrivendo ed interpretando un brano musicale più bello e famoso
dell'altro.
Nel frattempo in Italia la politica non riusciva ad arginare la violenza che
proveniva dalla destra e dalla sinistra estreme.
Nelle
scuole se non eri dichiaratamente "compagno" eri considerato
"fascista" o "qualunquista" (alla faccia della tolleranza e
del rispetto del pensiero altrui).
L'italiano
medio ancora non volava con gli aerei per andare in vacanza, così le spiagge
della Romagna e gli Hotel, saggiamente condotti da aziende familiari,
spopolavano di italiani e stranieri, soprattutto tedeschi.
In spiaggia noi ragazzi di allora ammiravamo queste ragazze solitamente bionde
ed eravamo anche incuriositi dal loro modo di muoversi, atteggiarsi, da quegli
"strani" capelli che schiarivano ancora di più a ciocche perché
restavano molto tempo sotto il sole e si procuravano un'abbronzatura non
necessariamente scurissima, ma con bellissimi riflessi dorati.
Gli ABBA incarnavano anche il fascino della donna e dell'uomo che venivano
dall'Europa del Nord, da chissà dove, con i loro usi e costumi un po' più
disinibiti, almeno nell'immaginazione di allora.
Erano
un grande gruppo che suonava bella musica melodica, moderna e originale e direi
anche immortale.
Ci
sono musiche che nascono morte, altre che rappresentano delle Hit, ma solo in
quel momento.
Le
canzoni degli Abba sono eterne, sono degli evergreen.
Una
prova sta nel fatto che Madonna ha chiesto di poter usare parte del loro brano "Gimme!
Gimme! Gimme! " nella sua canzone "Hung Up" e poi i loro pezzi
sono ancora molto popolari a distanza di anni.
Se
mai ce ne fosse stato bisogno il film "Mamma Mia!", che ha spopolato
in America, sta riscuotendo un ottimo successo anche in Italia consacrando così
gli ABBA all'immortalità artistica e musicale.
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