31 gennaio
2009
Durante un
inverno interminabile come questo mi viene una voglia matta di estate, di sole,
di spiaggia e di sale.
Non bastano
sicuramente delle calde coperte, un termosifone o un the caldo per contrastare
il freddo anche psicologico che ti entra nelle ossa.
E' come un torrente di sensazioni, di emozioni che si sprigiona dall'interno e deve arrivare fino al mare.
E' come un torrente di sensazioni, di emozioni che si sprigiona dall'interno e deve arrivare fino al mare.
E' l'esatta
situazione, ma capovolta, dei salmoni che per riprodursi compiono il viaggio al
contrario, risalendo dal mare al fiume e poi al torrente pur consci che lì si
compirà il loro fato.
Rileggendo
il paragone che ho descritto mi viene un po' da sorridere, ma forse sono
riuscito a dipingere il quadro del mio attuale desiderio.
In fondo
non è una cosa complicata e anche di poche pretese.
Con un
piccolo sforzo di fantasia mi piace immaginare una spiaggia sabbiosa quasi
deserta, un asciugamano su cui stendermi con la testa appoggiata su un cuscino,
alcuni viveri e bibite, una bella giornata di caldo sole ed il mare.
Un'immensa
distesa di acqua tranquilla, tiepida ed invitante dentro cui immergersi,
nuotare, giocare o semplicemente stare.
Ciascuno
poi può aggiungere altri elementi secondo i propri gusti o necessità come una
giusta compagnia, qualche nuvola in cielo o il suono di uno stormo di gabbiani
che si inseguono e si tuffano alla ricerca di pesce.
Come
vedete non è molto e neppure c'è niente di strano, ma la carenza di ciò
influisce negativamente sul mio umore, così aspetto che prima o poi questo
dipinto ritorni ad essere reale e che così finisca tutto in gloria.
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