Un aspetto piacevole di
una giornata trascorsa al mare in pieno inverno per un milanese è il vantaggio
di passare da un clima prettamente continentale ad uno marittimo, quindi molto
più mite e gradevole, soprattutto se il cielo è
sereno.
Nelle scorse vacanze
natalizie, scegliendo un giorno quasi anonimo per evitare il più possibile il
traffico, abbiamo fatto una passeggiata in Liguria a Porto
Venere.
Superato il Passo dei
Giovi in direzione Genova (ma vale anche per il Turchino) la temperatura si è
alzata dai -4° ai +9°.
Mi ricordo un famoso
concorrente del “Rischiatutto” di Mike Bongiorno che propose di abbattere il
Turchino per creare una corrente d’aria che dal vicino Mar Ligure potesse
entrare in Pianura Padana per sgombrare la nebbia e aumentare un po’ la rigida
temperatura invernale.
Questa idea fu un
argomento di notevole discussione per molte settimane anche sui giornali perché
se da un lato si comprendeva il probabile funzionamento, dall’altro era
inconcepibile immaginare di spianare una montagna intera alta centinaia di metri
con le relative pendici e paesi che sorgono sopra ed attorno ad
essa.
Resta il fatto che
quando si valica il Turchino in inverno si pensa a questo episodio e si assiste
ad un repentino “cambio di stagione”.
Porto Venere è una
famosa località ligure vicina a La Spezia e posta alla fine di un
promontorio.
Insieme alle vicine
isole Palmaria, Tino, Tinetto è inserita tra i Patrimoni dell’Umanità
dell’UNESCO.
Nelle cartoline locali il soggetto più fotografato è
senza dubbio la Chiesa di San Pietro con il
Castello.
Terminata la visita del
luogo, anche se un po’ sommaria, ci è rimasto il tempo per percorrere un tratto
di quella stupenda cornice stradale (la S.P.370) che sovrasta le Cinque
Terre.
Nonostante la giornata
feriale non abbiamo trovato modo di parcheggiare l’auto e scendere a Riomaggiore
così abbiamo proseguito fino alla seconda delle cinque località:
Manarola.
Qui ci ha assistito la fortuna per cui abbiamo visitato il
paese che offre magnifici scorci di se stesso e della passeggiata sul mare che
lo unisce a Riomaggiore, non a caso chiamata “ La via
Dell’Amore”.
Nel frattempo il sole
era tramontato così è rimasto giusto il tempo di fotografare il celebre
Presepe luminoso di
Manarola.
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