28 maggio 2009
#13
Point Reyes è una penisola che esce dalla linea costiera
della California situata a circa 50 km Nord Ovest da San Francisco.
E' un luogo particolare per la geografia, il clima, la fauna, la vegetazione, i
paesaggi e la geologia.
Credo che da sola valga la fatica del viaggio dall'Italia
anche se la vicina San Francisco cattura la maggior parte dell'attenzione.
Scriverò qualche impressione incominciando dalla
geografia, poi passerò ad altro.
Questa penisola è un territorio sostanzialmente pianeggiante posto a poche
decine di metri sul mare ed è talmente particolare che gli Stati Uniti nel 1962
decisero di proclamarla parco nazionale costiero per proteggerla dallo sviluppo
residenziale, ma permettendo ugualmente agli abitanti di continuare le
coltivazioni agricole e gli allevamenti di ostriche e consentendo comunque a
turisti e frequentatori di ammirare i vasti scenari naturali.
Nacque così il Point Reyes National Seashore: un parco nazionale costiero di
quasi 300 km quadrati.
Le fredde correnti marine che giungono dall'Alaska insieme
alla umida brezza oceanica creano spesso delle situazioni di nebbia fitta che
si alterna facilmente e velocemente a panorami che si estendono a perdita
d'occhio.
Point Reyes è uno dei luoghi dove nel 1980 fu girato il
film horror "The Fog".
In un luogo affacciato sull'oceano, con la nebbia e gli
scogli è normale che esista anche un faro che tuteli le navi in transito ed
ecco che puntualmente lo troviamo posto nell'estremità più a ovest della
penisola.
Sfortunatamente non ho potuto visitarlo perché chiuso al pubblico, ma ciò non
mi ha impedito di scattargli delle belle foto.
Poco prima di accedere alla scalinata di accesso appoggiato per terra si vede
un cranio di balena grigia.
Sì perché tra le varie caratteristiche del luogo può
capitare che in alcuni momenti dell'anno, al largo del faro, transitino le
balene che sono attirate dalle fredde acque ricche di krill (i piccoli
crostacei che sono il loro cibo preferito).
Qui devo dire che durante questa gita abbiamo avuto un colpo di fortuna
insperato perché, mentre ci stavamo guardando in giro nel silenzio rotto solo
dal fruscio del vento, abbiamo sentito dei suoni come se qualcosa picchiasse
l'acqua.
Nonostante il ritardo del suono rispetto all'evento non è stato difficile
identificare a qualche centinaio di metri dapprima delle onde e spruzzi e poi
vedere di tanto in tanto affiorare qualcosa dall'acqua: erano le balene.
Certo che da quella distanza, seppure a circa 50 metri di altezza sul mare, non
è stato facile scattare delle foto, ma ci ho provato lo stesso e questi sono
alcuni scatti.
La vista delle balene dal vivo ha generato in me
un'emozione molto forte che da sola mi ha appagato del viaggio intrapreso.
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