5 febbraio 2009
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# 08
Forse il nome di Domenico
Ghirardelli, nato nel 1817 a Rapallo, non dice molto alla maggior parte delle
persone eppure a San Francisco ed in tutto il mondo è conosciuto perchè
associato al cioccolato.
Nel 1852, dopo alcune vicissitudini che potete leggere nel link, fonda in Washington Street "Mrs. Ghirardelli & Co." una Chocolate Company che si espande rapidamente tant'è che l'anno successivo si trasferisce tra Jackson e Mason Street perché necessita di maggior spazio.
Nel 1895, un anno dopo la morte dell'italiano, la fabbrica di cioccolato ha ancora necessità di ingrandirsi e viene collocata in quel luogo che ora si chiama Ghirardelli Square.
Anche se dal 1967 la Compagnia ha trasferito la propria produzione a San Leandro, in Ghirardelli Square rimane la sede storica che è stata trasformata in una specie di salotto all'aperto e all'interno delle vecchie costruzioni si può acquistare e degustare il cioccolato.
Visivamente si presenta come un mix di vecchi e nuovi edifici a mattoni rossi con negozi e ristoranti.
Il centro commerciale conserva l'antica torre dell'Orologio.
Il cartello antistante all'ingresso racconta in buona sostanza come si otteneva il cioccolato nella metà del 1800. Si partiva dai semi del cacao che erano sottoposti a tostatura e poi venivano messi in un mulino dove subivano la macinatura.
Il prodotto ottenuto, a causa della fusione del burro di cacao, diventava un liquido pastoso con la consistenza della melassa.
Veniva poi versato in contenitori dove solidificava in 24 ore.
La cialda ottenuta veniva poi rotta, impastata con lo zucchero ed erano aggiunti altri gusti (latte, nocciole, aromi).
A questo punto il cioccolato era pronto per la pesatura e lo stampo nelle forme opportune.
Da un punto di vista storico sappiamo che il cioccolato era sconosciuto in Europa prima della scoperta dell'America.
Fu durante la sua conquista del Messico che Cortez trovò gli Aztechi usare i semi di cacao per la preparazione della bevanda reale "Chocolatl".
Nel 1519 l'Imperatore Montezuma lo considerò come ambrosia per gli dei e servì il "Chocolatl" ai suoi ospiti spagnoli in bicchieri d'oro.
Anche sul Pier 39 poco distante c'è un negozio, Chocolate Heaven, dove vendono cioccolato di tutti i tipi e le forme, ovviamente compreso quello prodotto da Ghirardelli.
La merce esposta viene venduta come se si trattasse di piccole opere d'arte e ciascuno può trovare il cioccolato che più gli piace valutandolo per la percentuale di cacao piuttosto che dai ripieni formati da creme di vario tipo, oppure lo può apprezzare nella moltitudine di forme in cui viene prodotto.
Esiste anche il cioccolato con la forma di telefonino e per una necessità impellente non manca il " pronto soccorso " di cioccolato con la forma di benda e cerotto!
Con un po' di goliardia un divertente cartello, esposto su una parete del negozio, spiega perché il cioccolato è meglio del sesso.
A me piace moltissimo il cioccolato (e la Nutella, che però non ha nulla a che fare con il vero cioccolato perché è sostanzialmente a base di zucchero e nocciole), tuttavia non sono pienamente convinto delle spiegazioni che ho letto, eheh, forse perché non sono riuscito a girare il cartello per fotografare anche le prime 12 motivazioni.
Con questa scusa potrei tornare per togliermi la curiosità.
In qualsiasi caso, visto che il cioccolato non è incompatibile con il sesso, non so voi ma io non trovo conflitto di interessi.
E poi , come si diceva... de gustibus non est disputandum!
Nel 1852, dopo alcune vicissitudini che potete leggere nel link, fonda in Washington Street "Mrs. Ghirardelli & Co." una Chocolate Company che si espande rapidamente tant'è che l'anno successivo si trasferisce tra Jackson e Mason Street perché necessita di maggior spazio.
Nel 1895, un anno dopo la morte dell'italiano, la fabbrica di cioccolato ha ancora necessità di ingrandirsi e viene collocata in quel luogo che ora si chiama Ghirardelli Square.
Anche se dal 1967 la Compagnia ha trasferito la propria produzione a San Leandro, in Ghirardelli Square rimane la sede storica che è stata trasformata in una specie di salotto all'aperto e all'interno delle vecchie costruzioni si può acquistare e degustare il cioccolato.
Visivamente si presenta come un mix di vecchi e nuovi edifici a mattoni rossi con negozi e ristoranti.
Il centro commerciale conserva l'antica torre dell'Orologio.
Il cartello antistante all'ingresso racconta in buona sostanza come si otteneva il cioccolato nella metà del 1800. Si partiva dai semi del cacao che erano sottoposti a tostatura e poi venivano messi in un mulino dove subivano la macinatura.
Il prodotto ottenuto, a causa della fusione del burro di cacao, diventava un liquido pastoso con la consistenza della melassa.
Veniva poi versato in contenitori dove solidificava in 24 ore.
La cialda ottenuta veniva poi rotta, impastata con lo zucchero ed erano aggiunti altri gusti (latte, nocciole, aromi).
A questo punto il cioccolato era pronto per la pesatura e lo stampo nelle forme opportune.
Da un punto di vista storico sappiamo che il cioccolato era sconosciuto in Europa prima della scoperta dell'America.
Fu durante la sua conquista del Messico che Cortez trovò gli Aztechi usare i semi di cacao per la preparazione della bevanda reale "Chocolatl".
Nel 1519 l'Imperatore Montezuma lo considerò come ambrosia per gli dei e servì il "Chocolatl" ai suoi ospiti spagnoli in bicchieri d'oro.
Anche sul Pier 39 poco distante c'è un negozio, Chocolate Heaven, dove vendono cioccolato di tutti i tipi e le forme, ovviamente compreso quello prodotto da Ghirardelli.
La merce esposta viene venduta come se si trattasse di piccole opere d'arte e ciascuno può trovare il cioccolato che più gli piace valutandolo per la percentuale di cacao piuttosto che dai ripieni formati da creme di vario tipo, oppure lo può apprezzare nella moltitudine di forme in cui viene prodotto.
Esiste anche il cioccolato con la forma di telefonino e per una necessità impellente non manca il " pronto soccorso " di cioccolato con la forma di benda e cerotto!
Con un po' di goliardia un divertente cartello, esposto su una parete del negozio, spiega perché il cioccolato è meglio del sesso.
A me piace moltissimo il cioccolato (e la Nutella, che però non ha nulla a che fare con il vero cioccolato perché è sostanzialmente a base di zucchero e nocciole), tuttavia non sono pienamente convinto delle spiegazioni che ho letto, eheh, forse perché non sono riuscito a girare il cartello per fotografare anche le prime 12 motivazioni.
Con questa scusa potrei tornare per togliermi la curiosità.
In qualsiasi caso, visto che il cioccolato non è incompatibile con il sesso, non so voi ma io non trovo conflitto di interessi.
E poi , come si diceva... de gustibus non est disputandum!
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