mercoledì 3 settembre 2014

Zugspitze 1




25 febbraio 2013

#12 di 16

In auto, da Garmisch, raggiungiamo la stazione ferroviaria di Eibsee a circa 1000 metri di altezza che si trova a poco più di 10 chilometri.
I treni a cremagliera sono abbastanza frequenti, quindi non aspettiamo molto, si parte e via.

Il tragitto dura circa 40 minuti e il trenino si arrampica in fretta in mezzo ai boschi appena lasciamo la stazione.

Gli abeti e le conifere attorno ai binari limitano la visibilità, ma quando ci si alza un po', in qualche punto è possibile vedere qualcosa della valle sottostante.

In particolare scorgiamo il lago, Eibsee, completamente circondato dai boschi.

Il treno poi fa una fermata intermedia in località Riffelriss, utilizzata da eventuali escursionisti.

E' un'occasione per mettere la testa fuori dal convoglio e apprezzare in pieno il panorama guardando verso valle.


A monte invece notiamo l'inizio di una parete rocciosa molto ripida che il treno non potrebbe superare.


Ripartiamo ed entriamo in una galleria di quasi 5 chilometri che viene percorsa in più di 20 minuti.

Da questo momento in avanti non si può vedere più nulla ma, dalla pendenza che assumono i vagoni anche all'interno, comprendiamo benissimo quanto sia ripida la salita.

Ricordo bene che nella mente auspicai che non si rompesse la cremagliera.

Poiché il treno sale in modo vertiginoso e quindi lento, il tempo all'interno del tunnel sembra ancora più lungo, ma finalmente arriviamo allo Zugspitzplatt a quota 2600.

Sarà per il tempo trascorso in galleria, sarà per l'ambiente buio nonostante l'illuminazione interna, ma quando arriviamo alla stazione terminale scendiamo volentieri dalla vettura e, anche se non siamo claustrofobici, sentiamo il bisogno di luce e spazi aperti.


Insieme agli altri passeggeri abbandoniamo la stazione e una grande quantità di luce ci abbaglia.


L'orizzonte è lontanissimo a molte decine di chilometri grazie alla giornata particolarmente limpida e assolata.

Da questa altezza, per metà della visuale, quello che vediamo si trova più in basso.

Vicinissimi ci sono il ghiacciaio, le piste da sci e spazi veramente ampi, innevati anche a settembre.

La stazione fa parte di un complesso costruito su una superficie pianeggiante che comprende anche l'accesso alla funivia per salire fino alla cima, alcuni negozi, un ristorante e una zona con tavolini da pic-nic con panche per poter mangiare o fermarsi a guardare attorno restando al sole. 

Poco più in alto a un centinaio di metri di distanza c'è una Cappella dedicata a Maria (Maria Heimsuchung) che venne consacrata nell'ottobre 1981 dall'allora Cardinale Ratzinger, attualmente Papa Benedetto XVI, nato proprio in Baviera a Marktl am Inn, dimissionario dal prossimo 28 febbraio 2013.




Insieme a decine di persone percorriamo il sentierino innevato e ghiacciato per visitare l'interno ben affrescato e con il soffitto in legno.


In queste situazioni la macchina fotografica lavora con poche soste perché vedute e panorami di questo tipo non sono quotidiani.

Ci guardiamo attorno e vediamo in lontananza degli slittini di plastica pronti all'uso dei turisti.

Li raggiungiamo, naturalmente non indossiamo vestiario da neve, ma non ci curiamo del rischio di bagnarsi, l'importante è cavalcarne uno e scendere.

Terminata la discesa c'è la risalita; l'entusiasmo del divertimento ce la fa percorrere il più in fretta possibile.

Ci accorgiamo subito a nostre spese che risalire a piedi velocemente a 2600 metri di altezza, sprofondando nella neve, è veramente faticoso, il fiato manca rapidamente e sbuffiamo come un motore spompato.


Qualche discesa ancora e poi un po' la stanchezza alle gambe, la mancanza di fiato e la constatazione di esserci bagnati più del previsto, inducono a rifocillarci al bar e a sederci sulle panche.


Viene voglia di restare lì ad oziare al sole e continuare a guardare il panorama, ma anche se qui è veramente bello l'ascesa alla vetta continua............



Continua
 

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