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16 dicembre 2013
# 5
Accennavo che il Castello dispone solo di un pendio di accesso, infatti proprio lungo questo tracciato si è sviluppata la strada che lo mette in comunicazione con il resto della città.
La via è lunga circa un miglio e anche per questa ragione prende il nome di Royal Mile.
Spalle al castello e percorrendola in discesa, le prime cose che si notano sono l'architettura non recente, a tratti anche medievale e il colore grigio scuro delle sue costruzioni.
Non a caso questa è la zona vecchia, la Old Town di Edimburgo, chiamata con affetto dagli scozzesi "Auld Reekie", la Vecchia Fumosa, proprio per il colore affumicato delle sue costruzioni causato dai fumi del passato.
Royal Mile è comunque un toponimo che racchiude in sé i quattro nomi delle vie che si susseguono lungo il percorso.
Ad ogni passo ci sono edifici caratteristici sia per architettura che per funzione; elencarli tutti per importanza o per cronologia di percorso sarebbe un'impresa certosina ( e forse anche un po' noioso ), così mi limito a registrare ad esempio che nel primo tratto, Castle Hill, si notano "The Scotch Whisky Experience" e The Hub.
L'"Esperienza del Whisky" consiste in un giro fra ambienti dove vengono mostrati i processi produttivi del liquore.
In un altro locale, invece, su un grande tavolo rotondo diviso a zone, è rappresentata la mappa dei sapori.
Sono elencati gusti come: frutta fresca, limone, pienamente dolce, speziato, legno di quercia, affumicato, erboso, nocciola; su di essi sono posizionati i nomi dei principali whisky, quasi un centinaio, collocati in modo da descrivere graficamente le rispettive caratteristiche di gusto.
Naturalmente è possibile comprare bottigliette mignon delle varie marche, ma anche bottiglie da un litro che, in funzione della marca, del pregio e degli anni di invecchiamento, ho visto in vendita (nel 2012) da poco meno di 40 sterline fino a circa 500 (ca. 600 euro).
The Hub, invece, è una ex chiesa ora sconsacrata adibita a sede dell'Edinburgh International Festival, luogo di raccolta delle informazioni e vendita dei biglietti della maggior parte degli eventi artistici e culturali che si svolgono in città.
All'interno si trovano anche un Caffè-ristorante, sale per riunioni bianche e moderne intercalate ad altre color rosso pompeiano, secondo me un po' stridenti con le guglie e il colore fumoso dell'edificio che fu realizzato nell'800, in stile gotico, per ospitare l'assemblea generale della Chiesa di Scozia.
Proseguendo lungo Lawnmarket s'incontrano tipici negozi di souvenir, ma anche di manufatti in lana e cashmere realizzati in tartan.
Più avanti sul lato destro, la strada, che in questo punto si chiama High Street, si apre in una piazza dove sorge St. Giles' Cathedral.
Tecnicamente non è una cattedrale anche se mantiene il nome.
Ha la caratteristica di avere alcune tra le sue parti più antiche risalenti all'anno 854, anche se ciò che si vede dall'esterno è stato ricostruito attorno al 1800.
Ciò che la rende facilmente riconoscibile anche da lontano è la sua caratteristica cupola cava.
Avvicinandosi verso il termine della strada, qui nominata Canongate, si vede un orologio a muro costruito a sbalzo rispetto alle case e orientato in modo che i 2 quadranti siano frontali rispetto al percorso.
Vicinissimo c'è l'ingresso del museo della Storia della Gente (The People's Story).
Siamo incuriositi, perciò entriamo e vediamo che si tratta della ricostruzione di come si viveva a Edimburgo dalla fine del 1700 ad oggi.
Sono esposti manichini di cera vestiti con abiti dell'epoca, attrezzi usati per le attività quotidiane nei vari periodi temporali e documenti fotografici o cartacei che documentano il vivere quotidiano (molto duro) della gente comune.
Un paio di centinaia di metri più in là, dopo aver transitato da Canongate Kirk col suo piccolo giardino antistante, raggiungiamo lo Scottish Parliament.
Come dice il nome, è la sede del Parlamento Scozzese inaugurato dalla Regina Elisabetta nel 2004.
La sua funzione è quella di integrare e di decidere su tutto ciò che non è di competenza specifica del Parlamento Britannico e per il quale è stato delegato.
E' stato progettato dall'architetto spagnolo Miralles e dalla moglie italiana Benedetta Tagliabue.
Piaccia oppure no, sicuramente è una costruzione moderna molto particolare con edifici a forma di foglia, muri laterali su cui sono incise immagini urbane e adornati con pietre sporgenti.
Il tetto, all'ingresso, ricorda canne di bambù o steli di erba che sembrano raccordare l'edificio con il parco adiacente.
Invece è difficile raccordare la sua immagine con quella così regale dell'edificio posto di fronte: Palace of Holyroodhouse.
Deve il suo nome al fatto che attorno al 1100, secondo una leggenda, Re Davide I di Scozia rischiò di essere incornato da un cervo durante una battuta di caccia.
In quegli istanti ebbe la visione di una croce che in qualche modo lo salvò e così, per riconoscenza, fece costruire l'Abbazia della Santa Croce (Holyrood Abbey).
Successivamente, attorno, sorsero dei locali ad uso foresteria che ospitarono re medievali scozzesi e più tardi venne costruito il palazzo vero e proprio in cui soggiornarono ad esempio la Regina Maria Stuarda e dove vennero tramate congiure come l'assassinio del suo amante italiano Davide Rizzio.
Attualmente è la dimora della Regina Elisabetta II quando risiede ad Edimburgo e in quella occasione viene issato lo stendardo reale del Regno Unito al posto di quello scozzese.
E' anche il fatto che il Castello e Holyrood Palace siano (stati) residenze di Re e Regine a determinare il nome della strada che li unisce: Royal Mile.
Continua.
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