venerdì 5 settembre 2014

La Jolla



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15 ottobre 2013

#12

Ne avevamo sentito parlare, avevamo letto qualcosa di questa cittadina situata una ventina di chilometri a nord di San Diego e visto che siamo nelle vicinanze decidiamo di vedere qualcosa del posto.


Il nome deriva da una storpiatura delle parole spagnole "Il Gioiello" e forse le fu assegnato proprio questo termine per la bellezza della località che si affaccia sull'oceano Pacifico.

E' sede di Università e dell'Istituto per gli Studi Biologici Salk.

Quest'ultimo è conosciuto come opera architettonica pregiata localizzata in riva al mare e proprio qui trascorse la parte conclusiva della sua vita Renato Dulbecco, premio Nobel per la Medicina nel 1975.

Per quanto possibile ci muoviamo in auto all'interno dei parchi sulle stradine di questa area, poi raggiungiamo il mare.

Praticamente la continuazione di San Diego, qui La Jolla sembra ancora più popolosa perchè la zona residenziale che incontriamo è costituita prevalentemente da villette basse unite da strade ortogonali fra loro.

I più fortunati risiedono proprio in riva all'oceano il cui litorale, andando in direzione nord, passa da una costa dritta e sabbiosa ad un profilo più frastagliato con alcune scogliere non molto alte, man mano che si avvicina a Mount Soledad, la collinetta rivolta verso la costa.

Percorriamo il Coast Boulevard fino a quando la strada cambia direzione orientandosi ad est e rientrando verso il profilo costiero.

Qui lasciamo la macchina e ci muoviamo a piedi lungo il parco situato sul litorale.
E' il punto focale della passeggiata.


Consiste in un grande prato coltivato in stile inglese con pochi alberi, ma contornato da palme.


Una passeggiata pedonale delimita il confine con le scogliere che qui sono alte non più di una decina di metri.

A tratti la scogliera può essere pericolosa e i cartelli ti tengono alla larga, altrove invece è caratterizzata da roccia arenaria scolpita dalle onde.

Oltre le protezioni c'è dell'erba grassa a tratti fiorita che termina quando si aprono dei varchi che permettono l'accesso a piccole spiaggette.

Fra queste ce n'è una di nome La Jolla Cove, ad uso tipico dei bagnanti e un'altra in particolare, chiamata "Children's Pool & Seals", delimitata verso il lato esterno da una breve passeggiata su un frangiflutti artificiale.


Come si può dedurre dal nome è un luogo adatto soprattutto ai bambini e spesso in loro assenza può capitare di vederla occupata dalla foche, infatti anche qui il clima è mite tutto l'anno, ma l'acqua non è mai calda.


Mentre passeggiamo vediamo un cartello che intima di non molestare gli animali né raccogliere piante, fiori o frammenti di formazioni geologiche perché l'ambiente è parte integrante di un parco sottomarino.

Un altro avviso invece dice in modo specifico di non disturbare le foche.

Guardo in giro, nelle vicinanze vedo dei cormorani e poi mi cade l'occhio su alcuni scogli dove le scopro ferme, camuffate e sdraiate a prendere il sole.


Sono sempre belle da ammirare, soprattutto nel loro ambiente naturale.


Non è ancora finita perché in alcuni punti noto dei fori nel terreno che scopro in fretta trattarsi di tane di scoiattoli.

Non si avvicinano molto alla passeggiata pedonale, però non si curano troppo delle persone che camminano nelle loro vicinanze e osservo che sono tranquillamente alla ricerca di cibo insieme a piccioni  e gabbiani.


Mi sembra di essere allo zoo, oltretutto a San Diego ce n'è uno ed è anche famoso.


Lo scenario è davvero magico, un posto ideale per tutti.

Si potrebbe pensare che manchino solo immagini di tenerezze come complemento di un luogo intrinsecamente romantico ma, mentre vedo una coppia che ammira l'Oceano, poco più in là due sposi sono occupati a farsi scattare fotografie.




Continua.  

  


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