giovedì 4 settembre 2014

Oktoberfest




4 maggio 2013


# 16 di 16

E' ora di pranzo e desideriamo entrare in uno stand, non abbiamo preferenze particolari, ma ci viene in mente che sulla Zugspitze ci avevano servito una Paulaner e ci era piaciuta.

Una gigantesca finta birra schiumosa pubblicitaria che sovrasta la torre della Paulaner ci fa da riferimento e pochi minuti dopo siamo lì all'ingresso del padiglione.


Il Festzelte appare immenso, ha forma rettangolare con il perimetro esterno lasciato libero per favorire il passaggio degli avventori e dei camerieri.


All'interno del percorso ci sono più di una quarantina di box che contengo alcuni tavoli con panche da 6-8 posti.

Saranno presenti diverse centinaia di persone, ma in alcuni padiglioni la capienza può essere anche di migliaia di individui.

Il pavimento, le panche e il tavolo sono in legno, il soffitto è addobbato con drappi gialli e su un fondale sono rappresentate scene di feste in costume tradizionale locale.

In posizione centrale un palco rialzato e tondo ospita un'orchestra che ravviva ancor di più il clima.


Poco dopo si presenta una cameriera che ci lascia una lista.


Non conoscendo il tedesco non è di facile interpretazione, ma alcune immagini ci danno l'idea delle scelte possibili.

Mentre leggo (e guardo le figure) subentra l' impressione che più di bere per accompagnare il mangiare, si mangia qualcosa per poter trangugiare più birra.

I piatti principali sono preparati con salsicce, crauti e anelli di cipolle fritte, pollame, manzo, pesce, strudel di mele adagiato in un letto di salsa dolce alla vaniglia ^_^ e poi gli immancabili Pretzel, un tipo di pane tedesco allungato e intrecciato a forma vagamente di cuore ricoperto con grani di sale, semi di sesamo o altre varianti.

I Pretzel, piuttosto secchi, contribuiscono ad assorbire la birra bevuta, ma allo stesso tempo aumentano la sete e quindi si è più disposti ad ordinare altra birra.
Oltre al mangiare ordiniamo un paio di mass, il nome tedesco del boccale di birra da un litro e nel frattempo gustiamo l'ambiente.

Poi torna la cameriera, massiccia ma non grassa, che con disinvoltura porta il beveraggio.

Conto i boccali che ha in mano, poi mi sbaglio e li riconto: sono 10.

Capisco che abbia due mani con 5 dita ciascuna, ma 10 mass da 1 litro più il peso dei vetri, anche se tenuti contro il petto, non sono mica una cosa da poco.

Immagino che vadano in palestra per allenarsi a portare tanta birra in una sola volta e che si tengano dei corsi per maneggiare i mass senza fare danni.

Mi si insinua un pensiero sul fatto che alcuni commensali si ubriachino e possano fare loro delle avances ma, dopo avere visto cosa riescono a trasportare, credo che siano capacissime di dare anche degli "schiaffazzi" da far girare la testa più ancora della birra bevuta. :-)

Ripenso ad una visita precedente all'Oktoberfest avvenuta alcuni anni prima.


Quella volta era la sera di un fine settimana e mi aveva colpito vedere quanti ubriachi ci fossero dentro e fuori dagli stand.

In particolare ricordo un uomo all'interno di un capannone che si era sentito male, probabilmente per il troppo bere e cadde a terra.

Di colpo la musica cessò e calò un silenzio pesante; furono chiamati i paramedici che si presentarono tempestivamente con una barella su cui caricarono il poveretto.


I suoi amici erano preoccupati e la gente assisteva alla scena con apprensione poi, quasi l'uomo si rendesse conto della preoccupazione che stava intorno a lui e mentre giaceva sdraiato sulla barella che si avviava all'uscita, si mise a cantare qualcosa e alzò una mano con le dita a forma di V per tranquillizzare tutti.

Fu un attimo memorabile: scoppiò una fragorosa risata generale, l'orchestra si mise nuovamente a suonare e la serata proseguì :-)

Un'altra cosa buffa è vedere la capacità di alcuni (uomini o donne fa poca differenza) di bere birra ad oltranza.

Non solo li si vede un po' "alticci", ma soprattutto coloro che sono di carnagione chiara diventano particolarmente rossi e a volte hanno la pancia "birriforme" (leggasi a forma di botte di birra). :-)

In mezzo a tanto alcool qualcuno può farsi venire strane idee e pensare di portare a casa qualche bicchiere per ricordo.

La vigilanza è molto discreta e quasi invisibile, ma ha l'occhio lungo ed è sempre pronta ad intervenire.

E' quasi matematico che ad ogni mass che cerca di scomparire corrisponda una denuncia per furto.

Anche sui bagni c'è qualcosa da dire.

Naturalmente per un fiume di birra che entra nei corpi ce n'è un altro che esce nelle toilette.

Quelle maschili  sono semplicissime: un gigantesco muro lungo almeno una decina di metri in acciaio inox senza divisori sul quale scorre acqua abbondante.
Presto detto, presto fatto e poi via ai tavoli a bere altra birra.

Mentre mangiamo e beviamo ad un certo punto l'orchestra si ferma un attimo e poi intona "Ein Prosit".



E' un momento topico: la maggior parte della gente si sente coinvolta in prima persona, si alza in piedi con il boccale in mano e al termine del ritornello si scambia i cin-cin, poi giù altra birra.


Per quanto mi riguarda devo limitarmi a bere perché più tardi guiderò la mia auto.
Nonostante in alcuni tratti autostradali non esistano limiti di velocità e alcuni siano spericolati, so che la polizia è particolarmente severa con chi guida in stato di ebbrezza.

Ora termineremo i nostri piatti e la birra, poi usciremo dallo stand per una passeggiata digestiva nei dintorni del Theresienwiese e infine rientreremo a Garmisch.

L'indomani sarà la giornata del ritorno in Italia e intanto, complice un nuovo "Ein Prosit" dell'orchestra, scambiamo anche noi un cin-cin un po' per l'onomastico, ma soprattutto per avere trascorso una magnifica vacanza ricca di esperienze.

FINE

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