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9 gennaio 2014
# 6
Siamo arrivati alla fine del Royal Mile, ma non della passeggiata.
Di colpo le ultime costruzioni, Parlamento Scozzese e Palace of Holyroodhouse, lasciano spazio all'Holyrood Park ed è qui che comprendiamo di essere letteralmente ai piedi di qualcosa di superbo.
Il parco è di forma circolare, seguire il suo perimetro e i suoi sentieri interni significa percorrere 8 chilometri, ma il bello sono le alture che si alzano al suo interno per più di 100 metri.
Forse a questo punto sarebbero serviti degli scarponi da montagna, ma almeno abbiamo un impermeabile per contrastare il tempo mutevole e poi vediamo parecchie persone e bambini su un sentiero più in alto.
Decidiamo che ce la faremo anche noi e ci incamminiamo in quella direzione.
Questa montagna in realtà è un vulcano che eruttò circa 350 milioni di anni fa e venne plasmato dagli agenti atmosferici e dall'acqua nelle successive ere glaciali.
Negli ultimi 10.000 anni diede rifugio a molti cacciatori che disseminarono l'attuale parco con selci e frecce ed edificarono fortificazioni sulle cime delle colline delle quali Arthur's Seat è la più alta.
Nel Medioevo gli abitanti terrazzarono parte dei fianchi per coltivare il suolo e con lo scopo di ricavare le pietre utili alla costruzione di case e altri edifici.
Ora invece è un luogo che abitanti e turisti frequentano come territorio di svago per passeggiare, farci pic-nic, escursioni, jogging, per arrampicarsi sulle rocce se muniti di opportuni permessi, o semplicemente per ammirare la città dall'alto.
Intanto imbocchiamo il sentiero che si chiama Radical Road: è un percorso sicuro che però s'innalza molto rapidamente.
La sua caratteristica principale è quella di passare sotto le cosiddette Falesie di Salisbury, che sono pareti di roccia alte quasi 50 metri, visibili da buona parte della città.
Mentre saliamo ci fermiamo spesso, un po' per riprendere fiato, ma soprattutto per ammirare la città che là sotto dà un grande spettacolo di sé e dei suoi monumenti.
Riconosciamo il Castello, poi constatiamo che Holyroodhouse Palace, visto da qui, esprime la sua vera regalità ed imponenza.
Come avevamo già notato precedentemente, stride un po' con l'architettura moderna del Parlamento Scozzese, ma bisogna dare atto che la visione d'insieme, con i suoi giardini, pendenze, vialetti e piscine, ha un aspetto caratteristico e gradevole.
Anche le pendici del vulcano sono spettacolari e non lesino con le fotografie.
Il verde è lussureggiante, in qualche scatto il mare in lontananza caratterizza ancor di più l'ambiente, mentre le nuvole blu mettono in risalto il verde attorno al sentiero, il marrone delle falesie ed il giallo delle ginestre fiorite.
Il tutto costituisce uno spettacolo naturale che solo un paio d'ore prima, percorrendo il Royal Mile, non avremmo mai immaginato che potesse esistere.
Continuiamo ancora un po' lungo questo percorso che devia lentamente di direzione, rispetto all'inizio, ruotando di circa 90 gradi mentre comincia scendere.
Questa rotazione permette di vedere dall'alto altre zone della città, nuovi scorci forse non così caratteristici come prima, ma comunque gradevoli.
Vediamo dei laghetti un po' distanti e poi la cima vera e propria di Arthur's Seat, qualcuno da lassù saluta.
A ben guardare non basterebbe un'intera giornata per apprezzare quello che il vulcano offre, ma ci siamo allontanati parecchio dal nostro albergo e con dispiacere decidiamo di ritornare.
Ripercorriamo una parte del percorso a ritroso e poi, sempre con la cartina in mano, decidiamo di cambiare strada.
Dopo un po' ci fermiamo in un locale a prendere qualcosa, per la verità non è casuale la nostra sosta qui in quello che ora (giugno 2012) si chiama Spoon, in Nicolson Street.
Sappiamo che in questo ambiente J. K. Rowling scrisse i primi capitoli di Harry Potter e la targa esterna commemorativa ce lo conferma.
E' emozionante sedersi nello stesso luogo che l'ha ispirata ad un personaggio e a libri di grande successo; forse anche molti avventori sono qui con lo scopo di assaggiare e bere qualcosa, o di trovare l'estro creativo per esprimere qualcosa a cui tengono, magari semplicemente scrivere un post qualsiasi su un blog ;-)
Quando usciamo, credo che nel nostro caso l'ispirazione sia stata quella di visitare a piedi una buona parte della città con le sue caratteristiche, i monumenti, le sue strade e la sua storia, catturati e conservati nella mente grazie anche alle fotografie.
Ormai è sera, abbiamo cenato e rientriamo verso l'hotel.
Sono già passate le 22, ma qui nel mese di giugno c'è ancora luce.
Il cielo si è schiarito e fra le nuvole filtrano gli ultimi raggi di sole che non illuminano più le scure costruzioni della città.
Edimburgo sembra un altro posto altrettanto affascinante poi, con un colpo di coda, ci regala un'ultima immagine del suo cielo e della silhouette di una strada qualsiasi, un capolavoro anche questa.
Continua.
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