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16 aprile 2013
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Come si è visto, Garmisch-Partenkirchen è un posto strategico per soggiornare e per visitare alcune località caratteristiche della Baviera.
Fra i luoghi da non perdere nelle vicinanze c'è anche Monaco, la capitale bavarese.
Dista meno di 100 chilometri e buona parte del percorso avviene in autostrada, che in Germania è gratuita.
Per questa ragione, potendosi spostare in auto (o in moto) è facile optare per un pendolarismo turistico che ti permette di visitare la città durante il giorno, ma di pernottare in luoghi più rilassanti.
Parlare di Monaco non è facile, la città è molto ricca di storia, luoghi religiosi ed edifici laici.
Non ho intenzione di entrare nei dettagli perché quel giorno di settembre (oltretutto mio onomastico) voleva essere semplicemente una giornata di svago, divertimento, anche l'occasione di un brindisi e allora:
O'zapft is!
Questa è la frase di rito che, tradotta dal dialetto bavarese, significa " E' stappata " e allude all'apertura di una botte di birra con un apposito martello di legno.
Ogni anno viene pronunciata dal sindaco di Monaco inaugurando la festa più famosa della Baviera, forse della Germania, quella alla quale molti si sono ispirati.
Sto parlando dell'Oktoberfest che si apre nella seconda metà di settembre e termina entro la prima domenica di ottobre.
E' organizzata all'interno di un grande parco cittadino, il Theresienwiese, facilmente raggiungibile anche in treno o in metropolitana.
Il nome significa "Prato di Teresa" e non è un caso che si svolga proprio qui.
Il Parco è dedicato alla Principessa Teresa di Sassonia che, il 12 ottobre 1810, sposò il Re Ludovico I.
Entrambi sono in nonni paterni di Re Ludovico II.
In occasione del loro matrimonio, celebrato a Monaco, ci furono delle grandi feste con invitati in costumi tipici bavaresi, sia per appartenenza a questa Nazione che per sottolineare la costituzione dello stato di Baviera avvenuto pochi anni prima.
I festeggiamenti proseguirono alcuni giorni anche con corse di cavalli che si svolsero qui e successivamente l'area venne intitolata a Teresa.
L'anno successivo fu rievocata la cerimonia con il nome di Oktoberfest istituendo così la tradizione.
In circa 200 anni sono cambiate alcune cose, ma non il clima di festa e gli abiti tradizionali sfoggiati per l'occasione.
Oggi ad esempio c'è un grande Luna Park che richiama ulteriore folla.
Chiamarla Festa della Birra è riduttivo perché si tratta di una Fiera che richiama turisti tedeschi, europei e anche da oltre oceano.
La nostra visita incomincia così, con l'accesso al Luna Park sotto un cartellone che ti dà il benvenuto.
Gente che va e che viene, qualcuno indossa gli abiti tradizionali.
Uomini con i pantaloni in pelle al ginocchio (lederhosen), camicie a quadretti, le donne in abiti lunghi, colorati, anche scollati e molto eleganti.
La maggior parte delle persone che incontriamo veste abiti normali come noi, ma vediamo i costumi altrui con piacere e una punta di invidia, quasi per voler partecipare meglio a questo clima festoso.
Passeggiamo per il viale principale guardandoci attorno ed integrandoci nella folla.
Ci sono molte giostre e attrazioni di vario tipo, poi pensiamo di salire sulla Ruota Panoramica.
Prima di tutto non è una giostra impegnativa, non ti capovolge, non ti scuote, insomma ti lascia lo stomaco inalterato e non corriamo il rischio di non riuscire ad assaggiare neppure un sorso di birra e poi penso che dall'alto la vista debba essere grandiosa.
Considerata la coda, anche se veloce, molti devono aver pensato la stessa cosa, però alcuni minuti dopo siamo già seduti ai nostri posti.
Parte il giro e la salita è tanto lenta quanto spettacolare.
Si arriva in cima a 50 metri di altezza e vediamo qualcosa della città, ci tornano in mente ricordi di un altro viaggio, soprattutto i monumenti principali di Monaco, come la Cattedrale di Nostra Signora con le sue cupole a forma di cipolla (Frauenkirche) o il Nuovo Municipio (Neues Rathaus) con il suo Carillon (Glockenspiel).
Sappiamo che questa volta non vedremo danzare da vicino le statue delle giostre del Carillon, ma va bene lo stesso perché lo sguardo scende verso terra e il "Wiesn" o "Wiese", come viene chiamata più confidenzialmente l'Ocktoberfest, è molto invitante, con i suoi colori, la confusione e l'allegria.
Dall'alto si può vedere tutto l'insieme: la statua della Bavaria che, con i suoi 18 metri di altezza, osserva il Theresienwiese, la gente, il resto del Luna Park e gli stand ( Festzelte ) della birra.
6 sono le marche storiche di birra che espongono all'Oktoberfest: Hofbräu, Spaten, Hacker-Pschorr, Augustiner, Löwenbräu e Paulaner.
Durante le due settimane di apertura dell'Oktoberfest si contano più di 6 milioni di visitatori a cui corrispondono circa 7 milioni di litri di birra bevuti, oltre ad una quantità adeguata e pantagruelica di piatti serviti.
Oltre 10.000 persone sono impegnate nelle più disparate attività che vanno dalla preparazione dei capannoni, alla cucina, al servizio in tavola e a tutta la logistica, compresa la sicurezza.
Intanto completiamo il nostro giro sulla Ruota e scendiamo.
Continua.
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