29 marzo 2013
# 14 di 16
Siamo appena scesi dalla Zugspitze e ci accorgiamo di avere a disposizione ancora 3 o 4 ore di luce.
Guardiamo una guida cercando una località nelle vicinanze.
Scopro la presenza di un paesino che non conosco, si chiama Mittenwald.
Non sembra sfoggiare caratteristiche particolari se non quella di avere delle case dipinte, beh perché no? Vale la pena di provare.
Mezz'ora di strada in auto e siamo già là a cercare il parcheggio.
Vediamo che c'è molta gente in giro, privati in auto come noi e pullman turistici.
Buon segno: significa che è più conosciuto di quanto immaginassimo.
Poche centinaia di metri dopo stiamo già passeggiando nel centro del paese, la via principale è ampia e solo pedonale.
In posizione leggermente laterale, ma parallelamente alla strada, scorre un piccolo fossato largo e profondo poche decine di centimetri.
In qualche punto alcuni ponticelli di pietra permettono di oltrepassarlo, evitando di scavalcarlo semplicemente con un passo allungato.
Dentro scorre poca acqua, mi chiedo a cosa possa servire e poi ricordo di avere visto anche sulle Prealpi lombarde degli scoli di acqua che molti anni fa, prima che le fognature fossero così diffuse, servivano per allontanare i liquami.
Osservo l'acqua e vedo che è pulita per cui formulo l'ipotesi che ora possa servire a drenare le acque chiare, quelle meteoriche e che sia stato volutamente lasciato lì, in qualche punto un po' abbellito da piante e fiori, quale traccia di un passato non troppo lontano.
Mentre passeggiamo mi accorgo che il rigagnolo accompagna la strada solo per un pezzo e comunque la sua presenza non stona affatto nel contesto paesaggistico.
Poi rivolgiamo l'attenzione alle case che, come annunciato, sono spesso colorate, dipinte e talvolta addobbate con i fiori.
Gli artisti locali le hanno abbellite con scene sacre e profane creando un grande spettacolo di colori ed arte.
La loro dislocazione lungo la via fa risaltare le facciate e tutto l'insieme assomiglia ad una gigantesca quinta teatrale che pone in risalto ciò che si vede, proprio come se fosse il palcoscenico di un teatro.
La passeggiata continua e poco lontano vediamo un campanile variopinto che decidiamo di raggiungere.
Si tratta della chiesa di San Pietro e Paolo costruita in periodo tardo gotico e poi rimaneggiata in stile barocco; i suoi colori caldi e vivi sono messi ulteriormente in risalto dal sole del tramonto.
Al contrario, affiancata al campanile, una statua molto scura ritrae un certo Matthias Klotz con un violino in mano nell'atto di rifinirlo.
Non so chi sia e mi documento, così scopro che, vissuto a cavallo del 1700, fondò a Mittenwald una scuola di liuteria dopo avere studiato e lavorato presso la famiglia Amati di Cremona, la stessa che formò anche la dinastia degli Stradivari; un frammento di storia italiana anche qui.
Poco più avanti raggiungiamo una piazza nel cui centro si trova una scultura in legno che rappresenta un albero da cui sembra uscire uno strumento musicale che penso possa essere una viola.
Una bella idea, un'immagine naturale ed elegante simbolo di un piccolo paese che ha raggiunto la notorietà grazie alla bellezza del luogo, ai colori delle sue case e alla scuola di liuteria.
Continua.
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