martedì 2 settembre 2014

Sera da lupi e conigli mannari



29 ottobre 2012

Meteorologicamente parlando, il pomeriggio non era certo dei migliori.

Eravamo rimasti chiusi in casa per buona parte della giornata per via del maltempo.

Il classico cielo autunnale lombardo, un misto tra nebbia e pioggerellina finissima capace di penetrare ovunque, fino alle ossa.

Non sono contrario al detto "casa, dolce casa" però mi piace anche uscire, almeno a prendere una boccata di aria fresca.

In una domenica così caratterizzata, ci è sembrata una buona idea uscire per una pizza in un luogo di montagna che conosciamo, sicuri del fatto che, almeno in questa circostanza, non avremmo trovato il solito traffico stradale né all'andata né al ritorno.

Giunti sul posto un po' in anticipo, percorremmo le solite stradine strette fra i boschi, scivolose di pioggia, di foglie e già quasi buie.

Sembravano così diverse rispetto a quando d'estate erano piene di gente che percorreva i luoghi dove, su alcuni prati attigui, ci si fermava a prendere il sole o a cucinare barbecue mentre i ragazzi di solito giocavano al pallone o altro.

Poco dopo entrammo nel ristorante e le sue luci, arrivando dall'esterno, sembravano abbagliare; c'erano diverse persone arrivate lì chissà da dove, visto che il paesino più vicino si trova a qualche chilometro di distanza.

Una pizza con verdure miste, peperoni compresi, un dolce e un caffè e poi nuovamente all'esterno per una passeggiata digestiva.

Una passeggiata durata poco perché, d'un tratto, arrivò una nuvola bassa che ridusse la visibilità a pochi metri di distanza, peggiorata anche dal fatto che oramai era sceso il buio totale.

L'auto era un rifugio garantito anche dal freddo che incominciava ad essere pungente.

La raggiungemmo in tempo prima di uno scroscio d'acqua, misi in moto ed ingranai la prima.

La vettura accelerò e pochi istanti dopo si acceso alcune luci di segnalazione rosse sul cruscotto, erano intermittenti.

Per prima cosa pensai ad un guasto anche se apparentemente funzionava tutto, poi mi venne in mente che lì nella zona alcuni trasmettitori talvolta creavano problemi ai circuiti elettronici con la radiofrequenza.

La situazione incominciava a diventare inquietante: la pioggia, il buio, le nuvole basse, le lucine intermittenti dell'automobile, le curve, la strada stretta, l'assenza di altri veicoli.

Procedevo a pochi kilometri/ora e poi di colpo un coniglio bianco mi attraversò la strada.

Frenai, ma questo, anziché guadagnarsi velocemente l'altro ciglio, si mise a correre in mezzo alla strada nella stessa direzione della mia auto, forse sfruttando anche il fatto che i miei fari gli illuminavano il tracciato.

Finalmente accostò e feci per sorpassarlo ma lui riprese a correre in mezzo alla strada zigzagando.

Visto che non c'era nessun altro ebbi l'idea di fermarmi e spegnere gli anabbaglianti per pochi secondi.

Nel frattempo, più veloce della luce, mi feci un film mentale nel quale, una volta che io avessi riacceso i fari, la povera bestiola impaurita si sarebbe trasformata in un Coniglio Mannaro o, peggio ancora, in un coniglio con le sembianze di Freddy Krueger, tipo "Nightmare", con tanto di ghigno sadico, sanguinario e di artigli a forma di rasoi che mi avrebbero sfregiato la carrozzeria della vettura.

E' pur vero che la pizza conteneva i peperoni, ma la digestione non era ancora incominciata e non stavo certamente vivendo un incubo, però la carrozzeria della macchina no, quella era off-limits, costasse quello che costasse!

Riaccesi i fari e fui sorpreso di vederlo ancora lì in mezzo alla strada nella nebbia e sotto la pioggia scrosciante, guardava nella mia direzione e gli occhi scintillarono riflettendo la luce dei fari.

Non si era trasformato, anzi mi faceva una pena terribile vederlo lì in quelle condizioni.

L'incubo, il nightmare, forse lo stava vivendo lui.

Ripartii lentamente e il coniglio riprese il percorso e pochi istanti dopo accostò sul lato opposto.

Lo raggiunsi con cautela, lo affiancai e finalmente lui non si mosse così potei accelerare un po'.

Poco dopo raggiungemmo la cima del passo, scendemmo sull'altro versante meno piovoso e la nuvola bassa rimase sull'altro fianco della montagna insieme al coniglio.

Chissà, forse era tornato indietro ad inquietare altri automobilisti o semplicemente aveva raggiunto la propria tana.

Buon Halloween, ma attenzione a prendere sonno :-S

Nessun commento:

Posta un commento