martedì 9 settembre 2014

Camminando nella New Town


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22 febbraio 2014

# 7

Terminata la visita della "Auld Reekie Edinburgh", la Vecchia e Fumosa Edimburgo, apriamo una nuova giornata incamminandoci verso la parte nuova, la "New Town".

Mentre scrivo richiamo alla mente l'esperienza vissuta nel 2012 aiutandomi con le fotografie e contemporaneamente penso  a quelle che potrei pubblicare.

Fra le altre ne scarto una perché visualizza solo della gente, poi però di colpo cambio idea ricordando il motivo dello scatto: volevo proprio mettere in evidenza le figure umane.



Edimburgo non è fatta solo di monumenti o bellezze naturali, ma pulsa di vita attraverso le persone che la abitano o per mezzo dei turisti che la visitano.

Così nella foto si vedono 2 ragazzi che, pur tenendosi per mano, camminano distrattamente, una guardando le vetrine e l'altro impegnato col telefono.

Un'altra coppia dietro li osserva e poi ancora c'è chi procede con i pacchi in mano, chi si accende una sigaretta, chi si preoccupa di sapere che ora è e chi pensa ai fatti suoi.

Alcuni entrano ed escono dai negozi mentre altri hanno già l'ombrello aperto all'arrivo delle prime gocce di pioggia.

E' quello che accade anche nelle nostre città e infatti qui a Edimburgo mi sento un po' a casa, come nella "mia" Milano quando cammino per le vie del centro.

Intanto anche noi passeggiamo curiosi lungo questa via che si chiama Princes Street con passo poco più che "da vetrina".

E' tra le arterie principali della città, corre dritta su un terreno pianeggiante parallela al Royal Mile divisa dalla differenza di altezza, dalla ferrovia e da un parco.

L'edificazione della New Town, di cui Princes Street fa parte, risale all'epoca Georgiana, periodo storico inglese di grande crescita industriale, architettonica, culturale e sociale, compreso tra i primi anni del 1700 ed il 1830.

Con humor inglese, la dice lunga una storiellina che circola da queste parti secondo la quale, attorno al 17° secolo e quindi prima del periodo Georgiano, le costruzioni e le strade della città erano malsane e puzzolenti al punto tale che se in un Pub si fosse lanciato un bicchiere contro al muro sarebbe rimasto incollato, tanto era l'unto depositato sulle pareti.

La parte nuova della città fu costruita come il massimo concepibile nel settore dell'urbanistica rispetto agli standard dell'epoca.

Le case, ben tenute ancora oggi, si presentano maestose con soffitti alti e grandi finestre.

Le vie non servono solo per andare da un punto all'altro, ma furono concepite anche con lo scopo di passeggiare, guardare e farsi guardare, di socializzare.

Princes Street, sul suo lato nord, è testimone di questo progresso avvenuto circa due secoli fa.

Sul lato sud, invece, nel Medioevo esisteva un enorme bacino di raccolta delle acque meteoriche e reflue provenienti anche dalle costruzioni lungo il Royal Mile.

Durante l'epoca Georgiana fu bonificato e trasformato in immensi giardini che ancora oggi valorizzano la zona.




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