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29 luglio 2014
# 9
Quassù, in cima allo Scott Monument di Edimburgo, lo spazio disponibile non è molto ma, dopo avere osservato con gli occhi e documentato con la fotocamera tutto ciò che sta attorno, siamo soddisfatti di questa visita, perciò incominciamo la discesa.
Le prime rampe di scale fanno davvero paura e ci capita di dover indietreggiare più volte per scendere, poi finalmente giungiamo a terra.
Un attimo di sosta per riguardare dal basso il monumento quindi, pur con l'ombrello in mano, consultiamo la cartina per un nuovo percorso che ci condurrà in George Street.
Ho già descritto qualcosa di questa zona della città edificata in epoca georgiana, ma volevo aggiungere che la parte centrale della "New Town" si presenta come un rettangolo formato da 4 strade famose e parallele fra loro che fanno da cornice ad una quinta, situata al centro, intitolata appunto a Re Giorgio III°, Re di Gran Bretagna e d'Irlanda.
Come "ala" a George Street ci sono Rose St. e Thistle Street; non è certo un caso perché la Rosa è il fiore nazionale inglese ed il Thistle (ovvero il Cardo) è l'equivalente scozzese.
Sui lati più esterni poi troviamo la Queen St. a nord e la Princes St. a sud che abbiamo appena percorso.
Questo quartiere è insieme il salotto elegante ed informale di Edimburgo, il luogo dove è possibile trovare negozi delle griffe di moda o che espongono i principali marchi.
Qui la gente passeggia, s'incontra, compra e si rilassa ad esempio seduta ai tavolini dei vari pub o nei caffè.
Ora ci troviamo in George Street e troviamo facilmente l'Hard Rock Cafè che stavamo cercando.
Ci avevano richiesto l'acquisto delle famose magliette bianche con il logo e il nome della città in cui viene venduta, ma è anche l'occasione per sedersi un attimo e bere qualcosa dopo aver comprato anche qualche souvenir.
Finita la pausa si continua in direzione della vicina Calton Hill.
E' un altro dei colli di Edimburgo situato vicino al vulcano, con cui divide l'origine, un po' più basso e che racchiude in sé un giardino meno esteso dell'Holyrood Park, ma altrettanto bello da visitare.
Istituito nel 1724, è il primo parco pubblico di Edimburgo e dopo alcuni minuti di salita si raggiunge la sua cima.
Qui si trovano i monumenti che furono costruiti tra il 1760 e il 1820.
Si possono vedere l'Osservatorio cittadino, il National Monument (costruito ad immagine del Partenone di Atene), il Nelson Monument, ma soprattutto ci sono dei fantastici colpi d'occhio sul Vulcano, su tutto l'asse di Princes Street e sul vicino braccio di mare formato dal Firth of Forth.
Il luogo non è molto esteso, ma è un concentrato di bellezze umane e naturali.
La prospettiva ottica differente da quella del vicino Vulcano o dello Scott Monument restituisce delle immagini profondamente diverse degli stessi luoghi di Edimburgo che per un turista non è proprio il caso di perdere.
Intanto siamo verso la fine di un'altra giornata a Edimburgo, l'ultima disponibile escludendo il giorno finale prima del rientro in Italia che avverrà circa una settimana dopo.
Rientriamo nel nostro albergo un po' perplessi sul fatto di avere constatato che Edimburgo avrebbe meritato qualche giorno di visita in più ma, come ho detto all'inizio di questi capitoli, lo scopo principale è quello di vedere qualcosa della Scozia nel senso più ampio possibile e così, pur con una certa preoccupazione, decidiamo che domani andremo a noleggiare un'auto che ci porterà in giro per la Scozia.
Il percorso non è ancora ben deciso, variabili come le condizioni meteo, la guida a sinistra, il tempo da dedicare a un luogo piuttosto che un altro, la disponibilità di alloggi, pongono delle consistenti variabili sul viaggio, però siamo certi che solo la visita di Edimburgo ha già premiato lo sforzo di raggiungere la Scozia.
Lo spirito si fa avventuriero e, vada come vada, ne è già valsa la pena compiere questo viaggio; ci resta da sistemare i bagagli, andare a cena, studiare un po' la carta geografica e riposarci bene perché da domani è tutto incerto ad esclusione di quanto già vissuto, ma in ogni caso il riposo e la freschezza del mattino ci daranno nuova energia per continuare questa avventura.
Continua
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