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29 aprile 2014
# 8
Continuando il nostro percorso lungo Princes Street raggiungiamo un monumento di colore marrone-annerito costruito in pietra arenaria.
E' lo Scott Monument, descritto da qualcuno come "un'astronave gotica" , eretto in onore dello scrittore Walter Scott.
Sir Scott è riconosciuto come il primo romanziere storico e fra le sue opere ci sono "Waverley", (da cui prende il nome anche la principale stazione ferroviaria della città situata lì vicino) e " Ivanhoe".
Poiché è permesso, decidiamo di salire sul monumento alla cui base un cartello avvisa che 287 scalini ci separano dalla sua sommità.
Vista dal basso la costruzione non dimostra i suoi 60 metri d'altezza, ma quando incominciamo a percorrere la scalinata ci rendiamo conto di cosa ci aspetta.
Prima di raggiungere il primo terrazzo constatiamo quanto sia stretta la scala a chiocciola, due persone che s'incrociano in salita e discesa fanno fatica a passare, ma una volta arrivati si ha una bella visuale di Edimburgo.
I balconcini sono collegati fra loro in modo da poter guardare a 360°, poi sentiamo delle voci che arrivano dall'alto e ci fanno capire che un'altra scala permette di continuare il percorso.
Salendo, il monumento si stringe e con esso anche la scala di accesso, infatti, incrociando altre persone, siamo costretti a ruotare di lato per poter passare.
Finalmente nuovi terrazzini, ma le scale continuano; la faccenda sta diventando una specie di gara di resistenza alla salita e di sfida a non soffrire di claustrofobia nel percorrere la nuova scalinata che è ancora più stretta.
Non esagero dicendo che, incrociandosi, uno dei due deve tornare indietro perché non ci si passa anzi, in prossimità della cima, noto che le mie spalle sfregano simultaneamente contro le pareti della costruzione e le scale a chiocciola, nella loro parte interna, sono talmente strette da non contenere neppure un piede messo di taglio.
In ogni caso, visto che non siamo dei Puffi, percorriamo gli ultimi scalini, logori dall'usura, con i piedi che non appoggiano totalmente, poi finalmente arriviamo in cima.
Mi affaccio alla ringhiera e il fiato, diventato corto per la salita, di colpo si blocca mentre sento le gambe diventare molli.
Guardo in basso tenendomi con le mani alla ringhiera e solo dopo qualche istante recupero una certa sicurezza.
Da quassù c'è un bel colpo d'occhio sulla Princes Street coi suoi giardini, sul Castello, sul vicino Balmoral Hotel.
Scatto alcune foto a mio giudizio discrete nonostante il tempo piovigginoso, in ogni caso riproducono fedelmente la realtà di quel momento.
Continua
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