mercoledì 1 aprile 2015

Google da NERD


Visto che oggi è il primo di aprile, avrei potuto intitolare questo post anche "Scherzi da googol".

In ogni caso qualche giorno fa guardavo alcuni doodle (scarabocchio) di Google e mi chiedevo se, a parte l’assonanza vocale, ci fosse qualche altro collegamento fra i due vocaboli e così, non avendo in quel momento niente di meglio da fare, ho incominciato a cercare.

Intanto con il termine Doodle si intende il logo di Google, quello che compare sulla pagina del motore di ricerca, modificato ad hoc in occasione di alcune giornate particolari, come qualche ricorrenza che abbia un certo interesse generale, nazionale o mondiale (Natale, 1° giorno di primavera, nascita di personaggi illustri, scoperte, invenzioni etc.)

L’altro termine, Google, ha una storia curiosa.

Nel 1998 i due fondatori della casa di Mountain View - California, Larry Page e Sergey Brin, cercavano un nome da dare all’azienda che facesse intuire facilmente la quantità esagerata di informazioni disponibili sul Web che i loro algoritmi avrebbero dovuto trattare al fine di far funzionare quello che stava diventando un ”motore di ricerca”.

La scelta cadde su un nome già esistente, “Googol” sennonché, al momento della registrazione della Società, sbagliarono la scrittura e riportarono il termine “Google”.

Quando il giorno successivo una loro collega li avvisò dello sbaglio, ormai la registrazione era avvenuta e perciò rimase il nome Google.

Googol è una parola che non conoscevo per cui, con pochi click del mouse, ne voglio sapere di più.

Sappiamo tutti che i numeri sono infiniti, ma infinito non è un numero.

Nel 1938 un americano, Edward Kasner, durante la stesura di un libro riguardante la matematica, successivamente pubblicato nel 1940, (Mathematics and the Imagination) volle introdurre l’esistenza di un numero esageratamente grande.

Quel numero doveva essere intero e “tondo” per cui prese 10 elevato alla 100ma potenza  (in pratica un numero che comincia con 1 seguito da 100 zeri) e volle assegnargli un nome.

Si fece aiutare dal nipotino di 9 anni che, con la semplicità di un bambino e con ottima capacità di sintesi, immaginò un nome che esprimesse contemporaneamente lo stupore e l’abbondanza di quel numero.

Lo chiamò “Googol”, pronunciato con due “u” proprio per sottolineare la grande quantità di zeri.

Ora, per avere un minimo di idea su cosa si riesca rappresentare con un valore di questo tipo, si può considerare che le stelle in una galassia sono nell’ordine di centinaia di miliardi (10^11) e altrettante si crede siano le galassie nell’Universo, quindi esisterebbero qualcosa come 10^22 stelle.

Ricordo che un mio vecchio libro di fisica stimasse che, sempre nell’Universo, esistessero complessivamente qualcosa come 10^80 atomi, quindi una quantità enormemente inferiore rispetto a 1 Googol (10^100).

Immaginato un numero, se ne può pensare uno ancora più grande, mooolto più grande.

Lo stesso Kasner battezzò un’entità numerica formata da 1 seguito da un Googol di zeri (10^ googol, oppure 10^10^100) col nome Googolplex, dove”plex” (plesso) ha un significato ”architettonico” (si pensi ad una piramide di 10 elevato a 10 elevato a 100).

Con un gioco di parole, non è casuale che “Googleplex” invece indichi il complesso costruttivo che comprende gli edifici dentro ai quali risiede Google.

Eppure oltre a queste curiosità numeriche sono state definite quantità enormemente più grandi: per esempio il Megistone o il numero di Graham, menzionato nel Guinness dei Primati del 1980.

Ho provato a leggere come calcolare quest’ultimo per rappresentarlo in forma grafica, ma mi sono dovuto già arrendere alla comprensione e alla visualizzazione mentale del primo livello. (vedi link Wikipedia)

No, non ce la posso fare, troooppo roba da NERD, dubito che ci riuscirebbe anche il mitico Sheldon Cooper di “The Big Bang Theory”… Bazinga  ^_^


Fonti:

Nessun commento:

Posta un commento