mercoledì 28 marzo 2018

Avventure in elicottero

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# 37

…Sì: oggi si va alla grande…
Stiamo facendo un “full immersion” del Grand Canyon del Colorado, l’abbiamo visto da due punti di vista diversi e un’esperienza aerea sarebbe il coronamento di una giornata memorabile.
Da bambino ricordo che seguivo una serie televisiva per ragazzi intitolata “Avventure in elicottero” che aveva come tema i salvataggi compiuti dai due protagonisti con un elicottero.
Le immagini dei luoghi visti dall’alto erano spesso iconografiche, figuriamoci quindi come potrebbe essere il Canyon visto dall’alto.
Il prezzo non è a buon mercato ma, come si dice, si vive una volta sola e allora mano al portafogli, o meglio alla carta di credito, ed eccoci in possesso dei tre biglietti.
Alcuni minuti di attesa, poi ci indirizzano alla vicina pista di atterraggio dove il pilota, coperto da cuffie e occhialoni, ci invita ad entrare.
Nonostante la divisa costituita da giacca bianca e pantaloni scuri, constatiamo essere una pilota.
Chissà come si diventa pilota di elicottero sul Grand Canyon.
In ogni caso, pochi istanti dopo, ciascuno è al proprio posto, la pilota si rimette le cuffie, smanetta la radio: sono curioso voglio capire a che frequenza trasmette e immagino che attenda le istruzioni di un controllore di volo o qualcosa del genere.
Invece no, sul display della radio compare la scritta “Linkin Park” anche se non ricordo quale canzone, altro che torre di controllo!
Mi viene un sorriso e l’elicottero è già in aria.
Gli ampi finestrini permettono a tutti di guardarsi attorno, forse anche troppo visto che appena il velivolo si inclina per accelerare e curvare hai l’impressione di rischiare una caduta verso l’esterno.
E’ chiaro che stabilità dell’elicottero non è lontanamente comparabile con quella di un Jet di linea.
Non è come salire sulle montagne russe, ma l’idea di una giostra in movimento quantifica abbastanza bene la prima impressione.
Nel frattempo il velivolo si è alzato di qualche decina di metri e sorvola il plateau del Colorado.
Da qui hai la conferma che si tratta di una pianura senza fine, o meglio di un altopiano, tagliata dalla presenza del fiume.
Alcuni istanti dopo raggiungiamo il bordo del Canyon a quota più bassa ricevendo così l’impressione di cadere nel burrone, ma invece, eccoci sospesi in aria proprio sopra il fiume.
E’ veramente uno spettacolo e ne vale davvero la pena!
Non ci perdiamo un attimo di ciò che vediamo, l’elicottero scende lentamente e intanto vola per un paio di chilometri sopra il letto del fiume mostrandoci la frastagliatura delle rocce che formano i canyon laterali.
Mentre viaggiamo osservo gli strati colorati stratificati delle rocce e ho l’impressione di entrare in un libro di storia, no forse di geologia, in ogni caso è qualcosa di memorabile.
Pochi minuti dopo il velivolo atterra su uno sterrato preparato allo scopo, scendiamo ringraziando la pilota e ci raggiunge un conducente di barca nel tour è previsto anche il percorso in motoscafo sul fiume.
Una scalinata in legno ci conduce al pontile e c’imbarchiamo con altre persone sul mezzo fuoribordo.
Nei pochi minuti di attesa constatiamo lo sbalzo termico.
Infatti mentre sul bordo del canyon avevamo leggermente caldo, qui in fondo, circa 1200 metri più in basso, l’aria è rovente ed il fenomeno è accentuato dalle pareti del canyon che riflettono il calore, aumentando ulteriormente la temperatura.

























Continua.


1 commento:

  1. Great post and thanks for sharing this informative post. To experience skydiving try Paracadutismo Torino.

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