mercoledì 8 luglio 2015

Skye - 2

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# 21

Molte cose durante questo soggiorno meritavano il viaggio già da sole, ma qui siamo all’apoteosi della bellezza.
Siamo inseriti nel “grande Nord”, caratterizzato da una natura aspra e selvaggia eppure generosa come non mai in quanto a bellezza.
Ci fermiamo per scattare alcune foto e quasi siamo storditi dal suono del silenzio, qualche uccello lontano cerca di riempirlo, quasi con rispetto, insieme ad un leggero fruscio del vento.
Qui la natura scorre con i suoi tempi, i suoi ritmi antichi, mi sembra persino di percepire un po’ di malinconia celtica nonostante la simpatia delle persone che abbiamo incontrato anche pochi minuti prima.
Vedo e fotografo un piccolo cimitero: come si fa a definire “bello” un piccolo cimitero fuori dai centri abitati che non è neppure recintato e non ha nessun monumento di pregio che lo caratterizza?
Eppure le sue lapidi spartane e i pochi fiori presenti sono esageratamente valorizzati dalla sua posizione geografica.
Sul mare, davanti ai colori delle stagioni e ad un panorama contemporaneamente montano, lacuale e marino, sempre bello e variabile, secondo i ritmi della marea che da queste parti bagna e asciuga lunghe strisce di territorio, questo luogo di Memoria riesce a farmi sentire bene e in pace con tutto.   



Pur vivendo in una grande città conosco queste emozioni, ma non è facile farle uscire dal proprio io per farle affiorare sulla pelle, qui però la cosa sta funzionando.
Ci sembra incredibile che esistano dei luoghi di questa bellezza, eppure eccoci qui a viverli.
Mentre sto scrivendo mi fermo un attimo per rileggere le ultime frasi perché ho il dubbio di avere calcato un po’ la mano con la descrizione delle sensazioni che escono dal mio io; invece no, ho descritto appena le percezioni che ho colto in quei momenti e che rievoco facilmente osservando alcune foto.
La strada continua e allo stesso modo il saliscendi dalla macchina per catturare foto ed emozioni.
Molto spesso non sappiamo neppure dove ci troviamo; siamo lontani da paesi, da centri abitati.
Il panorama è così vario che ogni volta che risalgo sull’auto dopo avere scattato le foto, ne scatto una “di servizio” al GPS in modo da avere le coordinate geografiche dei luoghi perché sono sicuro che, diversamente, una volta a casa sarà impossibile catalogare per bene tutti gli scatti in modo univoco.
Poco più avanti la strada curva bruscamente verso sinistra: uno strettissimo braccio di mare che non si vedeva fino ad alcuni istanti prima e ortogonale al percorso, ci costringe ad una deviazione di qualche chilometro verso l’interno rispetto alla linea costiera principale: è il Loch Sligachan, un panorama nel panorama.










Il navigatore e i cartelli stradali, questi ultimi scritti un po’ in inglese e un po’ in gaelico, ci segnalano che siamo vicini a Portree, il capoluogo di Skye.
Siamo ancora all’esterno della località quando la luce favorevole mi permette di catturare qualche immagine.







In mezzo a ciò che vedo, posto sullo sfondo rispetto ad alcune case di Portree, noto, molto in lontananza, un profilo montagnoso piuttosto grezzo con alcune nuvole che avvolgono un lato della montagna, a sua volta vicina a dei pinnacoli che sembrano piazzati lì apposta e questo m’incuriosisce. 



In quel momento, giugno 2012, mi limito a constatare la caratteristica della cosa e la riprendo, per quanto possibile, per mezzo di una foto neppure bella.
Ora faccio un salto temporale aprendo un inciso.
A posteriori, un giorno verso la fine del 2014, sento in Tv le prime note di quell’intenso brano musicale cantato da  Dorotea Mele, Lovely On My Hand, che fa da colonna sonora agli spot pubblicitari di Calzedonia.
Istintivamente mi volto verso lo schermo e vedo Julia Roberts, testimonial di quella pubblicità, camminare su una passerella di pietra in un contesto naturalistico eccezionale.
Penso “Caspita, quella è quasi certamente la Scozia…” poi compare un uomo in kilt che indirettamente mi conferma il pensiero e intanto si vedono dei pinnacoli di roccia inseriti in uno scenario che sembra irreale, “..ma quel luogo è a Skye…” Sì è proprio quello che compare in lontananza in quello scatto, è: “ Old man of Storr”.
Potete trovare qui lo spot a cui mi riferisco.
Tornerò su questo discorso.




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