giovedì 11 giugno 2015

Un assaggio di Skye



# 20 

Ci siamo lasciati alle spalle le gesta di Roderick Mackenzie e continuiamo a percorrere la Glen Moriston lungo la A87 nel punto in cui affianca il piccolo Loch Cluaine.
Mentre scrivo, mi rendo conto del fatto che i nomi di questi posti sono tutt’altro che mnemonici e poco noti, ma li sottolineo di proposito perché qualcuno, se fosse interessato leggendo questo scritto, potrebbe recuperare in fretta le informazioni principali per decidere se inserire o no queste località nella pianificazione del proprio viaggio.
Il lago non è per niente grande, sarà lungo una decina di chilometri, ma offre un panorama unico nonostante la presenza di molte vallate simili ed altrettanti loch in questa area delle Highlands scozzesi.


Entriamo ora nel distretto amministrativo di Skye and Lochalsh, diventato parte integrante del più ampio “The Highland Council” dal 1996.
Terminato il lago la strada risale, ma non si ha neppure il tempo di metabolizzare i nuovi scorci che s’incomincia a scendere.
Pochissimi chilometri dopo vediamo  in lontananza altra acqua, un altro loch; ci avviciniamo e constatiamo che sulle rive sono visibili i segni della marea per cui capiamo che non si tratta di acqua dolce ma di un braccio interno di mare abbastanza stretto da vedere agevolmente l’altra sponda.
Ancora poca strada e raggiungiamo una nuova meta che ci eravamo prefissati: l’ Eilean Donan Castle.
Non abbiamo ancora parcheggiato l’auto che siamo colpiti dalla sua bellezza e dal suo modo di essere veramente caratteristico, non solo per la costruzione in sé, quanto per la scenicità del luogo in cui sorge.
Se il nome non vi dice nulla vi do un aiutino: pensate ai film “Highlander”, a “007 Il mondo non basta” o a “Un amore di testimone” con Michelle Monaghan, Patrick Dempsey, Kevin McKidd (questi ultimi due attori sono notissimi anche nella serie di “Grey’s Anatomy”).
Ok, se il suggerimento non vi dice nulla non la tiro troppo in lungo, ma guardate le foto.

















Un po’ perché la coda per l’ingresso al castello è lunga, un po’ perché abbiamo a disposizione solo il pomeriggio e l’indomani mattina per una visita di questa zona, riprendiamo l’auto e costeggiamo il Loch Alsh fino all’accesso del ponte che ci conduce finalmente sull’isola di Skye.
Siamo nel primo pomeriggio e guido abbastanza lentamente perché stiamo cercando un alloggio e contemporaneamente voglio godermi lo spettacolo di una natura molto generosa dal punto di vista scenografico.
La prima località che incontriamo è Broadford: si presenta come un piccolo paesino grazioso, la segnaletica sulla strada ci indirizza verso un B&B affacciato sul mare e pochi minuti dopo siamo sistemati per la prossima notte.
Ora davvero tiriamo un sospiro di sollievo perché abbiamo in tasca le prenotazioni per le notti sino al termine delle ferie; una qui, due a Drumnadrochit e una in quell’hotel di Edimburgo dove, anche se ci sembra che siano passati degli anni, abbiamo alloggiato durante le prime notti di questa vacanza.
Depositiamo i bagagli, una rinfrescata e via a goderci questo pomeriggio sull’isola di Skye dove, una volta tanto, il cielo ci regala anche qualche occhiata di sole.
Ci lasciamo alle spalle la sistemazione, saliamo in auto e ci spingiamo in direzione nord-ovest, quanto più possibile nel cuore di questa isola.
In brevissimo tempo ci rendiamo conto che questo non è un luogo da visitare in un giorno o due, ma meriterebbe una vacanza intera.

Broadford







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