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Le
origini.
E’
impossibile parlare del Loch Ness senza parlare di Nessie, il presunto mostro
preistorico imparentato con i dinosauri che vivrebbe nelle profondità del lago
e che, di tanto in tanto, sarebbe apparso a qualcuno; ma facciamo un passo
indietro.
Non
è ben chiaro da dove parta esattamente questa leggenda, forse dai ritrovamenti
di antiche orme di dinosauri, anche se molto rare, rinvenute insieme ad ossa
fossilizzate sull’isola di Skye, nell’ovest della Scozia, a poche decine di
chilometri in linea d’aria dal Loch Ness.
Ai
tempi dei dinosauri, considerati estintisi 65 milioni di anni fa a causa di un
asteroide caduto nello Yucatan in Messico, la Scozia non occupava la posizione geografica
attuale, ma faceva parte di un continente che comprendeva anche la Groenlandia
ed il nord America, il Laurentia.
Circa
60 milioni di anni fa la formazione dell’Oceano Atlantico spaccò parte di
questo continente spostando la Scozia fino alla posizione attuale.
Oggi
basta aprire una carta geografica per vedere che questo territorio è tagliato
in due da un profondo solco dritto in direzione nord-est sud-ovest, la Glen More o Great Glen.
Si
tratta di una linea di faglia che scorre lungo l’asse longitudinale della valle
le cui pareti (le Highlands nordoccidentali da un lato e le Grampians Mountain
dall’altro) sono ancora in lento movimento.
Nel
tempo questo avvallamento si è riempito di acqua formando alcuni laghi con la
loro caratteristica forma allungata (loch) fra cui il Loch Ness.
Secondo
alcuni, per qualche ragione, i mostri e la loro genìa sarebbero rimasti
intrappolati nelle acque dei laghi fino ad oggi, nonostante sia indiscutibilmente
certo che, ripetutamente nel tempo e ancora 12.000 anni fa, tutto questo
territorio fosse sepolto da una spessa coltre di ghiaccio che occupava anche tutto
il Loch Ness, che da solo è profondo 240 metri e rendeva invivibile l’ambiente.
Gli
avvistamenti.
Escludendo
la descrizione del presunto avvistamento del mostro avvenuto intorno al 500
d.C. da parte dell’abate San Columba, le prime apparizioni recenti risalgono al
1917 quando due ragazzini, mentre pescavano su una barca, videro un animale con
una gobba che emergeva dall’acqua e che si avvicinava alla loro barca.
Impauriti
remarono velocemente verso riva e raccontarono la loro storia.
La
notizia fece il giro del Regno Unito e rimase nella memoria della gente al
punto che , quando venne costruita la strada costiera, molte persone giunsero
sul lago sperando di avvistare il mostro.
Nel
1933 i coniugi Spicer, alla guida della loro vettura lungo la strada che
costeggia il lago, schivarono di poco una creatura nera dal collo lungo con la
forma di un dinosauro acquatico che si tuffò nelle acque del Loch Ness.
Nel
1934 un chirurgo di Londra, Robert Wilson, scattò addirittura una foto che lo
ritraeva con il collo allungato fuori dall’acqua mentre nuotava, fu lo scatto
che consacrò l’esistenza di Nessie per più di mezzo secolo fin quando venne
definitivamente accertato che si trattava di un modellino giocattolo,
probabilmente costruito per montare una burla sul presunto mostro e che invece,
per dirla in termini attuali, divenne un falso fuori controllo con una
diffusione “virale”.
Intanto
la caccia a Nessie era aperta.
Il mostro fu
battezzato con questo nome, declinato al femminile dal “partito” dei suoi
sostenitori per dipingerla come una figura timida, schiva, fugace e innocua,
contribuendo così a giustificare le rare apparizioni che ogni tanto venivano
descritte.
Nel
1960 fu diffuso un filmato girato dall’ingegnere aeronautico Tim Dinsdale.
Gli
scettici parlarono di truffa, ma addirittura la NASA certificò l’autenticità
del film che, in ogni caso, non garantisce che quello che si vede, oltretutto
in maniera poco chiara, sia proprio il
mostro acquatico cercato.
La
caccia continuò nel tempo con sommergibili, barche dotate di sonar, subacquei
ma, almeno fino ad ora, non è mai avvenuto un riscontro reale sull’esistenza
dell’animale che non possa essere spiegato come oggetto galleggiante che si
muove sul pelo dell’acqua, (un tronco) piuttosto che un grosso pesce affiorante,
(uno storione, un pesce siluro ad esempio possono essere lunghi alcuni metri) o
animali tipo castori o lontre.
La
ricerca continua ma una cosa è sicura: pur fatte le debite proporzioni, Nessie
sta a Loch Ness come Topolino sta a Disneyland.
E’
un business gigantesco e non c’è turista al mondo che, visitando la Scozia, non
transiti almeno una volta dal Loch Ness, io stesso ne sono una prova.
Riferimenti.