# 37
…Sì: oggi si va alla grande…
Stiamo facendo un “full
immersion” del Grand Canyon del Colorado, l’abbiamo visto da due punti di vista
diversi e un’esperienza aerea sarebbe il coronamento di una giornata
memorabile.
Da bambino ricordo che
seguivo una serie televisiva per ragazzi intitolata “Avventure in elicottero”
che aveva come tema i salvataggi compiuti dai due protagonisti con un
elicottero.
Le immagini dei luoghi visti
dall’alto erano spesso iconografiche, figuriamoci quindi come potrebbe essere
il Canyon visto dall’alto.
Il prezzo non è a buon
mercato ma, come si dice, si vive una volta sola e allora mano al portafogli, o
meglio alla carta di credito, ed eccoci in possesso dei tre biglietti.
Alcuni minuti di attesa, poi
ci indirizzano alla vicina pista di atterraggio dove il pilota, coperto da
cuffie e occhialoni, ci invita ad entrare.
Nonostante la divisa
costituita da giacca bianca e pantaloni scuri, constatiamo essere una pilota.
Chissà come si diventa pilota
di elicottero sul Grand Canyon.
In ogni caso, pochi istanti
dopo, ciascuno è al proprio posto, la pilota si rimette le cuffie, smanetta la
radio: sono curioso voglio capire a che frequenza trasmette e immagino che
attenda le istruzioni di un controllore di volo o qualcosa del genere.
Invece no, sul display della
radio compare la scritta “Linkin Park” anche se non ricordo quale canzone,
altro che torre di controllo!
Mi viene un sorriso e
l’elicottero è già in aria.
Gli ampi finestrini permettono
a tutti di guardarsi attorno, forse anche troppo visto che appena il velivolo
si inclina per accelerare e curvare hai l’impressione di rischiare una caduta
verso l’esterno.
E’ chiaro che stabilità
dell’elicottero non è lontanamente comparabile con quella di un Jet di linea.
Non è come salire sulle
montagne russe, ma l’idea di una giostra in movimento quantifica abbastanza
bene la prima impressione.
Nel frattempo il velivolo si
è alzato di qualche decina di metri e sorvola il plateau del Colorado.
Da qui hai la conferma che si
tratta di una pianura senza fine, o meglio di un altopiano, tagliata dalla
presenza del fiume.
Alcuni istanti dopo
raggiungiamo il bordo del Canyon a quota più bassa ricevendo così l’impressione
di cadere nel burrone, ma invece, eccoci sospesi in aria proprio sopra il
fiume.
E’ veramente uno spettacolo e
ne vale davvero la pena!
Non ci perdiamo un attimo di
ciò che vediamo, l’elicottero scende lentamente e intanto vola per un paio di
chilometri sopra il letto del fiume mostrandoci la frastagliatura delle rocce
che formano i canyon laterali.
Mentre viaggiamo osservo gli
strati colorati stratificati delle rocce e ho l’impressione di entrare in un
libro di storia, no forse di geologia, in ogni caso è qualcosa di memorabile.
Pochi minuti dopo il velivolo
atterra su uno sterrato preparato allo scopo, scendiamo ringraziando la pilota
e ci raggiunge un conducente di barca nel tour è previsto anche il percorso in motoscafo
sul fiume.
Una scalinata in legno ci
conduce al pontile e c’imbarchiamo con altre persone sul mezzo fuoribordo.
Nei pochi minuti di attesa
constatiamo lo sbalzo termico.
Infatti mentre sul bordo del
canyon avevamo leggermente caldo, qui in fondo, circa 1200 metri più in basso, l’aria
è rovente ed il fenomeno è accentuato dalle pareti del canyon che riflettono il
calore, aumentando ulteriormente la temperatura.
Continua.