lunedì 24 novembre 2014

Guidare a sinistra.

Inizio

# 11
A questo punto del racconto voglio aprire un capitolo sulla guida a sinistra perché immagino che molte persone non intraprendano una vacanza in auto in Gran Bretagna anche per questa ragione.

Vediamo quali sono, a mio giudizio, le difficoltà vere e false legate a questo problema.

Tenere la sinistra in genere non è un grosso problema, soprattutto se si seguono altre auto e ci si abitua abbastanza in fretta.

Sorpassare a destra, mettendo la freccia a destra e guardando nello specchietto di destra, non viene proprio naturale; in genere, soprattutto all’inizio, si deve pensare a quello che si sta facendo perché l'istinto dice al cervello che si sta compiendo un’azione anomala.

Se si compie questa manovra in autostrada la sensazione è abbastanza marginale, ma se percorriamo una tipica strada a due sensi di marcia ci vuole attenzione.

Un’altra difficoltà facilmente intuibile sono gli incroci e le rotatorie.

Le precedenze sono solitamente segnalate ma, per esempio, ad un incrocio a 90° a sinistra non viene naturale impegnarlo e mantenere la sinistra, figuriamoci quando svoltiamo a destra, cosa che comporta l’attraversamento della strada e l’inserimento sulla nuova corsia di sinistra.

In un attraversamento vale sempre la regola del “Look (at) right”, (guarda prima a destra e poi a sinistra) come spesso si trova scritto sull’asfalto anche prima di attraversare a piedi un passaggio pedonale, (tipicamente a Londra) per evitare di essere falciati dalle auto in transito.

Tutto ciò va contro l’istinto, acquisito da bambini e per noi così naturale, di attraversare le strade guardando prima a sinistra; di conseguenza, per non sbagliare, finisce che uno guarda più volte sia a destra che a sinistra, come dire “non si sa mai!” :-)

Un’altra nota dolente sono le rotonde che vanno impegnate in senso orario, dando la sensazione di imboccarle contromano.

Come da noi, la precedenza va a chi è già dentro, solo che in questo caso proviene da destra; l’uso degli indicatori di direzione è ribaltato: tipicamente si entra usando la freccia destra e si esce segnalando con quella di sinistra.

In buona sostanza è una grande idea mettersi dietro qualcuno, osservare e copiare quello che fa (sperando che sia inglese) :-)
Fin qui è tutto uguale, sia che si stia guidando la propria auto proveniente dall’Italia, sia che si abbia noleggiato una vettura sul posto, ma c’è differenza tra usare il proprio mezzo, che ha il volante a sinistra e un’auto inglese che ha la guida a destra.





La pedaliera è uguale, ma la mano da usare per i comandi del finestrino è la destra e non la sinistra e, soprattutto, quella del cambio è la sinistra.

Questa cosa sembra una sciocchezza, ma secondo me è una complicazione non indifferente che ho sperimentato più volte sulla mia pelle.

Faccio un esempio: viaggi in terza, entri in una rotonda, metti la seconda ed esci.

Da noi è “normale”; trascurando i movimenti dei piedi, gli indicatori di direzione e le precedenze per non complicare troppo il discorso, entri verso destra ruotando in senso antiorario, con la mano destra vai in folle, tiri la leva verso di te, la porti indietro inserendo la seconda ed esci dalla rotonda sterzando a destra.

Con un’auto inglese invece funziona così: entri verso SINISTRA ruotando in senso ORARIO, con la mano SINISTRA vai in folle, SPINGI la leva LONTANO da te, la porti indietro inserendo la seconda ed esci dalla rotonda sterzando a SINISTRA.

In una situazione di traffico, tutto ciò comporta qualche cambio marcia sbagliato, qualche “grattata” di ingranaggi, il rischio di precedenze scorrette e quindi una minor sicurezza momentanea, aggravata se poi si è distratti dalla ricerca della strada, dalla musica, da una sigaretta o dal GPS.

Personalmente ho risolto il problema del cambio guidando spesso con la mano sinistra sulla leva, specialmente in prossimità di una rotonda; questo comportamento, soprattutto quando si è soprapensiero, consente di non perdere tempo a cercare una leva inesistente usando la mano destra.

Un’ultima difficoltà che di solito non si trova indicata da nessuna parte riguarda la pendenza laterale.

Spesso le strade sono costruite a “schiena d’asino” e cioè sono leggermente in discesa verso la parte esterna.

Questa tecnica favorisce l’eliminazione laterale delle acque meteoriche evitando che si formino pericolose pozzanghere in mezzo alla strada.

Percorrendo un lungo rettilineo sulle nostre strade, l’auto devia leggermente verso destra costringendoci a delle impercettibili e inconsce compensazioni verso sinistra col volante; là succede il contrario: infatti mi è capitato più di una volta di avvicinarmi pericolosamente al marciapiedi o alla banchina stradale di sinistra.

Nonostante tutto ciò che ho detto, se proprio non siamo automobilisti negati, con un po’ di attenzione e di pratica, nessuno di questi ostacoli è insormontabile.

Dopo qualche decina di chilometri si è presa già una certa confidenza con la guida a sinistra e dopo qualche centinaio si guida in maniera istintiva.

E’ forse questa la fase più rischiosa, soprattutto in mancanza di altri veicoli di riferimento o in un momento di distrazione dovuto alla sicurezza appena ottenuta: durante una situazione di pericolo l’istinto ti porta a compiere manovre sbagliate perché acquisite da anni di esperienza sulle nostre strade e quindi consolidate.

continua